Formula 1

Annullati i Gran Premi di Australia, Bahrain e Vietnam

Il coronavirus scende sul circuito: il Circus non aprirà i battenti come previsto domenica a Melbourne

A Melbourne non si corre (Keystone)
13 marzo 2020
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E alla fine anche il Circus ha dovuto cedere: il Gran Premio d'Australia, che domenica avrebbe dovuto tenere a battesimo il Mondiale 2020 di Formula 1, e i Gp del Bahrain e del Vietnam (22 marzo a Sakhir e 5 aprile ad Hanoi) sono stati ufficialmente rinviate (il Gp della Cina del 19 aprile è stato posticipato a una data non specificata). Motori spenti causa, ovviamente, coronavirus.

Dopo lunghe discussioni tra i team, gli organizzatori, la Federazione internazionale dell'automobile (Fia) e le autorità locali, la cancellazione della gare è stata annunciata poco prima dell'inizio delle prime sessioni di prove libere a Melbourne. È stato l'annuncio del premier dello Stato del Victoria di vietare l'ingresso del pubblico nel circuito a causa di "imperativi di salute pubblica" che ha fatto definitivamente optare per questa decisione.

In precedenza, la maggioranza delle parti in causa (organizzatori di gare, promotori di F1, Fia e team manager) aveva espresso il loro sostegno affinché quantomeno la gara di debutto non si svolgesse. Non così, invece, due team: Red Bull e AlphaTauri, entrambe motorizzate Honda.

Da mercoledì diverse persone erano state testate per il coronavirus nel paddock di F1. L'annuncio che un membro del team McLaren era risultato positivo ha spinto la scuderia britannica a ritirarsi, innescando il processo che ha portato alla cancellazione del Gran Premio.

McLaren, altri 14 in quarantena

Dopo il primo caso confermato di coronavirus alla McLaren, altre 14 persone del team inglese di Formula 1 sono state messe in quarantena. I membri del team interessati sono stati informati che devono rimanere nell'hotel di Melbourne per 14 giorni come misura precauzionale. I piloti Carlos Sainz e Lando Norris e il capo del team Andreas Seidl non sono tra loro.

Gli altri dipendenti non sospetti della McLaren sono stati autorizzati a tornare al paddock per aiutare con lo smantellamento. In seguito devono tornare nel Regno Unito, ma come misura precauzionale non possono entrare nel quartier generale della McLaren a Woking per 14 giorni.

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