Euro 2020

Inghilterra principessa al ballo delle debuttanti

Kane e compagni sabato a Roma (ore 21) si giocano con l'Ucraina un posto in semi contro una tra Cechia e Danimarca (in campo sempre domani alle 18 a Baku)

2 luglio 2021
|

Principessa al ballo delle debuttanti in una parte di tabellone che condivide con Ucraina (che sfiderà nell'ultimo quarto di finale dell'Euro, domani alle 21 a Roma), Repubblica Ceca e Danimarca (una di fronte all'altra sempre domani ma alle 18 a Baku), l'Inghilterra arriva alla sfida con la squadra di Andriy Shevchenko privata dei suoi caldissimi tifosi (fermati in Patria dall'esplosione della variante Delta del Covid, che ha costretto l'Uefa a bloccare la vendita di tagliandi ai residenti in Gran Bretagna e ad annullare quelli già venduti) ma forte di un torneo si qui che le ha regalato diverse certezze. A partire dalla vittoria sulla Germania negli ottavi, attesa da 55 anni e destinata a infondere a Sterling e compagni una nuova consapevolezza. Anche perché finora, dopo quattro partite, quella di Gareth Southgate è l'unica nazionale rimasta in corsa a non avere ancora subito reti. Quattro gol realizzati in altrettanti incontri sono bastati per entrare tra le migliori otto d'Europa, ma è soprattutto la solidità difensiva a legittimare le ambizioni inglesi. Proprio il reparto che alla vigilia dell'Europeo suscitava più dubbi e preoccupazioni, rivolte principalmente al ruolo di portiere. In molti chiedevano l'accantonamento di Pickford, reduce da una stagione altalenante tra i pali dell'Everton. Suggerimenti rimasti inascoltati da Southgate che nelle ultime due settimane è stato ampiamente ripagato. Anche l'iniziale assenza (per infortunio) di Maguire, capitano del Manchester United e colonna della retroguardia inglese, è stata smaltita senza contraccolpi: in sua assenza è subentrato, con un'autorevolezza da veterano, Mings, centrale dell'Aston Villa.

Ma è stato il cambio di modulo introdotto contro la Germania a confermare la nuova duttilità tattica degli inglesi, tornati con successo alla difesa a tre, come già capitato durante il Mondiale in Russia (finito al quarto posto). E rinunciando così alle sicurezze di uno schieramento (la linea difensiva a quattro, appunto) che aveva garantito il 75% di vittorie nelle 32 precedenti uscite. Contro l'Ucraina all'Olimpico non è da escludere che Southgate riproponga una linea difensiva a quattro, magari sacrificando Trippier, mentre dietro Harry Kane sembra sicuro della conferma Saka, tra i migliori contro la "Mannschaft". A proposito del centravanti del Tottenham, finalmente in gol, Southgate si augura che possa seguire la parabola di un altro attaccante inglese, Alan Shearer che nell'Europeo di casa, nel 1996, dopo un digiuno di 12 partite, si era infine sbloccato contro la Svizzera per poi chiudere come cannoniere del torneo con sei gol. E se davvero l'Inghilterra ha ritrovato "HurriKane", con uno Sterling da tre gol a Euro 2020 e 15 nelle sue ultime 20 esibizioni con la maglia bianca, la principessa è forse pronta a salire sul trono.

L'Ucraina di Sheva non ha nulla da perdere

Prima però c'è da battere un'Ucraina per la prima volta ai quarti di un'Europeo e tornata a questo stadio di un grande torneo 15 anni dopo il quarto perso ai Mondiali di Germania 2006 contro l'Italia (poi titolata), con Shevchenko in campo e dopo aver eliminato ai rigori la Svizzera negli ottavi. L'ex attaccante del Milan, pallone d'oro nel 2004, negli ultimi cinque anni ha modellato una selezione giovane e fresca che sa proporre un buon calcio ma che ha anche dimostrato di esserci fisicamente e di saper soffrire, come nella vittoria ai supplementari sulla Svezia negli ottavi di finale, dov'era approdata quale quarta e ultima ripescata (soli tre punti frutto del successo sulla Macedonia del Nord nel girone C, preceduta da Olanda e Austria). Zinchenko (Manchester City), Malinovskyi (Atalanta) e Yarmolenko (West Ham) i trascinatori dotati del guizzo che può fare la differenza, ma per avere una chance contro gli inglesi servirà in primis una prova corale al limite della perfezione e poi, vista la solidità degli avversari, un cinismo degno del miglior Sheva. I rigori sono un'opzione, ma già partire con l'idea di difendere lo 0-0 fino al 120 sarebbe controproducente, anche perché dall'altra parte non c'è la Svizzera del 2006.

Repubblica Ceca - Danimarca, la sfida delle sorprese

Le sorprese che vogliono continuare a sorprendere. Partite come outsider, Repubblica Ceca e Danimarca arrivano all'appuntamento con la storia in gran spolvero: negli ottavi i danesi hanno demolito il Galles (4-1) e i cechi hanno buttato fuori l'Olanda (2-0). Non è la prima volta che le due squadre si trovano di fronte nei quarti di finale di un Campionato europeo: nel 2004 a Oporto finì 3-0 per la Cechia, che si è aggiudicata 13 dei 25 scontri diretti, 10 i pareggi e due i successi dei danesi. La gara di domani, però, si annuncia all'insegna dell'equilibrio: i bookmakers danno leggermente favorita la Danimarca, che ha iniziato male Euro 2020 anche a causa dello choc per il malore di Eriksen, ma poi si è ripresa brillantemente. Anzi, proprio il dramma vissuto dal centrocampista dell'Inter – che sta proseguendo nella riabilitazione e che questa settimana ha infatti lasciato per la prima volta la sua abitazione di Odense per recarsi al parco con il figlio di 3 anni – sembra aver unito e lanciato ancora più la selezione di Kasper Hjulmand e dietro di lei tutta una nazione che già sogna di ripetere la magica cavalcata del 1992 culminata con il titolo europeo.

A sognare – e a questo punto lecitamente – c'è però anche un popolo ceco che spera di rivivere le emozioni del trionfo cecoslovacco del 1976 targato Antonin Panenka e che sembrerebbe aver trovato in Patrik Schick un nuovo trascinatore a suon di gol. Il giocatore del Bayer Leverkusen è infatti già a quota 4 realizzazioni in altrettante partite e chi gli sta davanti nella classifica marcatori, ossia il solo Cristiano Ronaldo a quota 5, è già fuori dalla competizione. Che sia davvero arrivata l'ora per la squadra di Jaroslav Silhavy di cancellare le brucianti sconfitte agli Europei 1996 (in finale contro la Germania condannati dal primo golden gol della storia) e 2004 (ko in semifinale contro la Grecia poi trionfatrice) e di scrivere una nuova pagina di storia?

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE