CALCIO

Gli errori individuali costano caro al Lugano

Bianconeri battuti in casa dal Sion al termine di una brutta prestazione, caratterizzata da troppe sbavature, in particolare sul fronte difensivo

10 aprile 2022
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Mettiamola così: meglio oggi che tra dieci giorni. Sì, molto meglio che il "jour sans" come direbbero i romandi, la classica giornata nera, sia capitata oggi piuttosto che giovedì 21, quando in programma, qui a Cornaredo, ci sarà la semifinale di Coppa Svizzera contro il Lucerna. Il Lugano ha incassato contro il Sion la quarta sconfitta di questo 2022, al termine di una brutta prestazione collettiva, a rivalutare la quale non è bastata la reazione d’orgoglio mostrata nella ripresa. I vallesani, per quanto poco abbiano mostrato nell’arco dei 90’, hanno meritato il successo finale, se non altro per aver avuto il merito di sfruttare le clamorose amnesie di una difesa bianconera per una volta ampiamente al di sotto dello standard minimo di rendimento. Ancora priva di Maric e con Osigwe tra i pali al posto di Saipi, non ha peccato tanto nel collettivo, quanto nei singoli: le reti con le quali il Sion ha deciso la sfida, al 42’ e al 44’ – in pratica le prime due conclusioni nello specchio della porta dell’intero primo tempo (su un fronte come sull’altro) – sono state facilitate da due clamorosi errori individuali. Dapprima, una conclusione di piatto di Baltazar dai 16 metri, precisa ma nulla più, ha visto Osigwe andare a terra con colpevole ritardo; due minuti più tardi Daprelà, ultimo uomo in mezzo all’area di rigore in fase di costruzione, ha pensato bene di farsi scippare la sfera da Cavaré, il quale ha prontamente indirizzato un diagonale piuttosto lento e sul quale l’estremo difensore bianconero non ha fatto una bella figura.

Un uno-due micidiale per un Lugano, già poco ispirato di suo. Nella ripresa Croci-Torti ha inserito Aliseda per Rüegg e Haile-Selassie per Sabbatini e l’ex neocastellano al 72’, dopo bello slalom, ha servito a Lovric il pallone dell’1-2. Da lì in poi, il Sion non è praticamente più uscito dalla sua tre-quarti, schiacciato da un Lugano che ha disperatamente provato a girarla, nonostante troppi errori banali che hanno contraddistinto tutti i 90’ e che non sono quindi soltanto figli della foga. All’84’ in una delle pochissime apparizioni vallesane in area bianconera, Karlen (appena entrato) ha avuto tempo di girarsi e di concludere debolmente, con Osigwe che ha confezionato la tripletta di figuracce.

Insomma, una brutta prestazione, condita da poche idee e molti errori. Un passo falso inaspettato, ma che si può perdonare a una squadra abituata a viaggiare costantemente al di sopra delle aspettative. A patto che si sia trattato di una caso: a soli dieci giorni dall’appuntamento più importante della primavera, non è certo questo il momento di mollare.

Lugano - Sion (0-2) 1-3

Reti: 42’ Baltazar 0-1. 44’ Cavaré 0-2. 72’ Lovric 1-2. 84’ Karlen 1-3

Lugano: Osigwe; Custodio, Daprelà (76’ Amoura), Ziegler; Lavanchy, Rüegg (46’ Aliseda), Lovric (88’ Durrer), Valenzuela; Sabbatini (46’ Haile-Selassie), Bottani (88’ Muci), Celar

Sion: Fickentscher; Bamert, Ndoye, Benito, Marquinhos; Cavaré, Zuffi (76’ Karlen), Grgic; Baltzar; Wesley (76’ Arraz), Bua (76’ Tosetti)

Arbitro: Cibelli

Note: 3’018 spettatori. Lugano senza Maric, Facchinetti, Guidotti, Baumann (infortunati); Sion senza Sio e Sojilkovic (squalificati), Itaitinga e Hoarau (infortunati). Ammoniti: 57’ Ziegler. 59’ Lovric. 66’ Grgic. 70’ Bua

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