CALCIO

La Barklays blocca il conto bancario del Chelsea

Secondo il tecnico Thomas Tuchel la società potrebbe avere problemi per onorare gli impegni finanziari. E l’azienda telefonica Three abbandona il club

11 marzo 2022
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Il Cheslea è sempre più con l’acqua alla gola. La decisione del governo britannico di congelare i beni di Roman Abramovich, dal 2003 proprietario dei Blues e che qualche giorno fa ha deciso di mettere in vendita la società, ha portato la banca Barklays a sospendere temporaneamente il conto del club, comprese le carte di credito aziendali. Secondo quanto riportato da Sky Sports News, la decisione di Barclays è legata alla necessità di rivedere i parametri della concessione della licenza. Dal canto suo, il tecnico Thomas Tuchel ha ammesso le attuali difficoltà finanziarie del club, la cui capacità di onorare gli impegni è messa fortemente in dubbio.

Abramovich fa parte del gruppo di sette oligarchi vicini a Vladimir Putin che si sono visti congelare i lori averi nel Regno Unito e che si trovano nell’impossibilità di effettuare transazioni finanziarie. Al momento attuale, il Chelsea non può più vendere biglietti, trasferire giocatori o firmare nuovi contratti, nell’anno in cui Cesar Aziplicueta, Antonio Rudiger e Andreas Christensen giungono a scadenza. «È una situazione che non scomparirà – prevede Tuchel –. Può darsi che tra qualche tempo ci siano dei cambiamenti, ma l’attuale situazione non si risolverà come d’incanto. Sono contento di essere ancora l’allenatore di questa squadra, ma so che attorno a noi vi sono molti rumori».

Data la situazione, molti sponsor si sono defilati, da ultimo l’azienda telefonica Three il cui logo finora aveva fatto bella mostra di se sulle maglie dei Blues. A partire da domenica e dalla sfida con il Newcastle, potrebbe essere sostituito dal simbolo della pace.

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