CALCIO

La Francia chiede l’esclusione della Russia da Qatar 2022

Si moltiplicano le richieste di boicottaggio di Mosca da parte del mondo sportivo. Il presidente della Fff: ‘Non è possibile rimanere neutrali’

27 febbraio 2022
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La pressione del mondo sportivo nei confronti di Mosca si sta intensificando e nelle ultime ore da più parti viene sollevata la proposta di escludere la Russia dai Mondiali di calcio in Qatar. "Il mondo dello sport, e in particolare il calcio, non può rimanere neutrale. Non mi opporrò di certo all’esclusione della Russia", ha commentato Noël Le Graët, presidente della federazione francese in un’intervista al quotidiano Le Parisien.

Una presa di posizione della nazione detentrice della Coppa (vinta nel 2018 proprio in Russia), che si aggiunge a quelle delle controparti svedesi, polacche e ceche, le quali hanno già dichiarato il loro rifiuto di disputare contro i russi lo spareggio per i Mondiali, a fine marzo. La palla, a questo punto, passa nel campo della Fifa, la quale ha in programma la fase finale della Coppa del mondo dal 21 novembre al 18 dicembre in Qatar.

Ma la federazione con sede a Zurigo tace da giovedì, accontentandosi, per bocca del suo presidente Gianni Infantino, di dirsi "preoccupata" per la situazione. L’agenzia stampa Afp ha provato più volte a contattare la Fifa, senza avere però risposta alcuna.

La federazione internazionale si trova davanti a un dilemma: seguire la Francia lungo la strada dell’esclusione della Russia, privando in tal modo i giocatori della Nazionale della possibilità di disputare la Coppa del mondo, oppure attenersi a quelli che sono i regolamenti e, in caso di mancata presenza, squalificare Svezia, Polonia e Repubblica Ceca e garantire il biglietto per il Qatar alla Russia? "Penso che tutte le federazioni dovrebbero seguire il nostro esempio, così si vedrebbe se la Fifa ha il coraggio di regalare il biglietto alla Russia", ha dichiarato il portiere della Juventus, il polacco Wojciech Szczesny. Il suo capitano, Robert Lewandowski, ha ricordato come né i giocatori, né i tifosi russi siano responsabili di quanto sta accadendo, ma che "sarebbe inaccettabile se non succedesse qualcosa".

Gli appelli al boicottaggio nei confronti della Russia (e spesso pure della Bielorussia) si stanno moltiplicando proprio nelle ore in cui prosegue la battaglia per il controllo di Kiev. Il governo svedese ha chiamato tutti a tagliare i ponti sportivi con Mosca, fin tanto che le sue truppe saranno presenti in Ucraina. Il ministro britannico dell’interno ha reso noto che le selezioni delle "nazioni complici" non saranno le benvenute sul suolo britannico, mentre la federazione internazionale di judo ha sospeso Vladimir Putin dallo stato di presidente onorario.

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