Calcio

Lustrinelli: ‘Anche a Sofia puntiamo sui nostri valori’

La Nazionale U21 in Bulgaria per dare un senso al pareggio colto contro l’Olanda. Il ct ticinese: ‘Fedeli ai nostri principi, contro qualunque avversaria’

11 ottobre 2021
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Due facili vittorie contro Gibilterra (4-0 sia all’andata sia al ritorno), il pareggio interno contro l’Olanda, avversario di caratura molto diversa, capace di riagguantare un punteggio indirizzato dalla doppietta di Okafor (28’ e 49’) verso quello che si stava profilando quale il terzo successo consecutivo della Svizzera Under 21 nel girone di qualificazione agli Europei che domani vede i rossocrociati di Mauro Lustrinelli impegnati a Sofia, per il quarto impegno, quello contro la Bulgaria. Il punto di partenza è dunque il 2-2 strappato all’Olanda. Di per sé un buon risultato, se non fosse che la Svizzera conduceva 2-0 e si è fatta riprendere concedendo due reti sugli sviluppi di calci d’angolo. Due reti che gli allenatori non esitano a definire “evitabili”, quindi. «Il modo in cui le abbiamo incassate – ricorda il ticinese coach dell’Under 21 – un po’ di rammarico lo alimenta. Tuttavia nel complesso l’Olanda ha meritato il pareggio. Il 2-2 è un risultato equo».

Teme strascichi in vista dell’impegno odierno, molto ravvicinato? «Nel calcio non vi è altro modo di agire che guardando avanti, alla prossima scadenza. Il punto colto contro l’Olanda è un buon punto solo se battiamo la Bulgaria. In campo a Sofia dobbiamo mettere la consapevolezza di una squadra che ha appena disputato un’ottima partita e che non è stata messa sotto da un’avversaria di rango. Nei pochi giorni a cavallo tra i due incontri abbiamo insistito sulle cose positive di cui siamo stati capaci, cercando di correggere ciò che invece non ha funzionato a dovere».

Identità di squadra

Questa selezione, molto rinnovata rispetto al corso precedente, sembra aver già acquisito la mentalità cara al suo tecnico: identità, consapevolezza, ricerca della vittoria. «La nostra missione è proprio questa: portare avanti la nostra identità di squadra, i valori di un gruppo coeso che scende in campo sempre alla ricerca della vittoria. La motivazione per affrontare ogni impegno nasce da questa mentalità, a prescindere dalla qualità dell’avversario. Sul piano dell’appeal, la Bulgaria ha qualcosa in meno rispetto all’Olanda, ma i nostri principi non cambiano. Non conta chi ti ritrovi davanti, bensì il modo in cui lo affronti, in cui prepari ogni partita. Noi lo facciamo agendo di concerto, lavorando ai fini di un obiettivo comune, con una condotta che deve essere propria a tutti, fuori e dentro il campo. Un gruppo non lo si forgia solo puntando sulla classe dei singoli calciatori, serve l’apporto di tutti gli elementi, di ogni membro che in questa Nazionale ha un ruolo. Ciascuno di noi deve portare qualcosa, ogni giorno. Sappiamo in che direzione andiamo, facciamo di tutto per arrivare al traguardo».

Che tipo di partita si aspetta a Sofia? «Un match complicato, su un terreno non in ottime condizioni. Affrontiamo una squadra solida, sconfitta dal Galles in maniera davvero incredibile».

Okafor è stato decisivo contro l’Olanda. Sembra aver raggiunto finalmente una maturità che, unita a un talento cristallino, ne fa un giocatore di prima fascia. «Deve ancora crescere tanto. A Salisburgo stanno lavorando bene, con lui. Lo stanno aiutando a crescere. La fiducia che gli viene data e le ultime prestazioni in cui si è reso protagonista gli sono state d’aiuto. Per Noah l’aspetto mentale è determinante. Da questo punto di vista sembra proprio aver svoltato. Ho parlato a lungo con lui, è arrivato con una bella mentalità. Ha fatto il salto di qualità, mi aspetto che possa essere determinante anche domani».

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