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Renzetti e quel sacco che aspetta il gatto

La trattativa per la cessione del Fc Lugano è a buon punto, ma manca l'approvazione della Sfl: ‘Ci hanno assicurato che giungerà prima del weekend”

25 maggio 2021
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Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco, avrebbe detto Giovanni Trapattoni. E il proverbio reso famoso dal buon Trap si ritaglia alla perfezione anche sulla figura di Angelo Renzetti. Il quale non ha intenzione di sbilanciarsi sull’esito della trattativa che dovrebbe finalmente permettergli di vendere il suo pacchetto azionario del Fc Lugano (il 60%) e svincolarsi da una proprietà/presidenza che tante soddisfazioni ha concesso, ma che altrettanti investimenti ha richiesto. Al momento, Renzetti è ancora in attesa di una risposta da parte della Lega, chiamata a valutare l'offerta di un gruppo facente capo a Leonid Novoselskiy, attuale socio di minoranza (40%) del club bianconero… «Di novità ancora non ve ne sono, – conferma l’attuale numero uno –. Il dossier lo abbiamo inviato dieci giorni fa alla Sfl e stiamo aspettando una risposta. Gli investitori interessati provengono dall’estero e per questo motivo la Lega, per tutte le valutazioni del caso, ha dovuto far capo alla consulenza di una società specializzata, dalla quale sta aspettando l’inoltro del rapporto».

La procedura, insomma, non è delle più veloci, ma alla luce di quanto successo in un passato nemmeno tanto remoto, è giusto che le autorità del calcio svizzero procedano con i piedi di piombo prima di concedere la mini licenza a una possibile nuova proprietà. Che, comunque, avrebbe pur sempre Novoselskiy, persona ben conosciuta in Ticino, a fungere da garante con quel 40% delle azioni che rimarrebbe in mano sua.

«La concessione della mini licenza comporta un’analisi patrimoniale al 31 marzo, la presentazione delle garanzie e un’indagine sui nuovi acquirenti e sulla provenienza dei loro capitali. Sono gli ultimi due punti a dover ancora essere passati al vaglio, ma prima della fine della settimana dovrebbe giungere una risposta da parte della Sfl. Abbiamo infatti sollecitato la Lega, la quale ha fatto altrettanto con la società di consulenza. La questione è ovviamente delicata, ma ci è stato assicurato che la risposta dovrebbe arrivare ancora questa settimana».

Nel caso in cui la Sfl non dovesse approvare l'entrata in società dei nuovi proprietari, Renzetti si rivolgerebbe ai clienti dell’ex presidente del Basilea, Bernhard Heusler, intenzionati a rilevare l’intero pacchetto societario. Alla luce dell’iter piuttosto complicato per ottenere l’approvazione dei vertici della Sfl, se anche per il “gruppo Heusler” la procedura dovesse riprendere da capo e, di conseguenza, richiedere una decina di giorni, il Lugano rischierebbe di perdere preziose settimane nell’allestimento della nuova stagione (mercato in entrata e in uscita, decisione sull’eventuale riconferma dello staff tecnico…). «Il “gruppo Heusler” sarebbe operativo da subito, la richiesta dovrebbe ovviamente essere inoltrata, ma la procedura potrebbe essere sensibilmente più veloce. Ma, al momento, questo è lo scenario di riserva: per ora ci concentriamo sulla risposta che stiamo aspettando, poi vedremo».

Gli acquirenti che fanno capo a Novoselskiy arrivano dall’estero e questo in Ticino, alla luce delle pessime esperienze passate, lascia sempre planare qualche dubbio. Molti sono gli investitori arrivati e a breve giro di posta ripartiti, lasciandosi dietro situazioni finanziarie non molto brillanti (per usare un eufemismo)... «Proprio per questo motivo è necessaria una mini licenza. La Sfl è diventata molto più esigente rispetto a qualche anno fa, proprio per evitare di cedere società nelle mani sbagliate (ad esempio quella dello Xamax al ceceno Bulat Chagaev, ndr). Adesso, l’acquirente è costretto a depositare una serie di garanzie che dovrebbero mettere il club al riparto nel caso di brutte sorprese. Proprio per questo motivo questa trattativa si sta trascinando un po’ per le lunghe».

E proprio per questo motivo, Renzetti preferisce non dire gatto. Ma il presidente è fiducioso, questa dovrebbe essere la volta buona e da luglio potrebbe finalmente sedersi in tribuna e guardare la sua creatura, ormai cresciuta e accasata, con gli occhi sempre amorevoli del genitore, ma con la certezza di averla lasciata in buone mani.

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