CALCIO

In Coppa Svizzera il Lugano non inciampa sul Monthey

I ticinesi, pur se in formazione rimaneggiata, approcciano bene la sfida in Vallese e trovano tre reti con Christopher Lungoyi. Nei quarti ci sarà il Lucerna

7 aprile 2021
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Come logica voleva, il Lugano è approdato ai quarti di finale di Coppa Svizzera, dove martedì 13 aprile affronterà il Lucerna. Non era il Monthey, formazione di Seconda Lega interregionale, a poter rappresentare un ostacolo per una compagine bianconera che ha dimostrato nelle ultime settimane del campionato di Super League di viaggiare con il vento in poppa. E la squadra vallesana non si è dimostrata in grado di fermare la marcia degli uomini di Maurizio Jacobacci, nonostante una prestazione di buon livello, nel corso della quale ha saputo tenere in scacco l’avversario per oltre mezz’ora.

Il tecnico del Lugano ha deciso di rimaneggiare la formazione, lasciando a casa alcuni titolari (Maric, Guerrero, Baumann, Lovric, Lavanchy) e relegandone in panchina altri (Sabbatini e Bottani). Spazio, di conseguenza, a elementi che finora avevano trovato poco spazio (su tutti Opara e Monzialo) e nel finale pure ad alcuni giovani, come Nikolas Muci e Simone Mazzoletti.

Nonostante l’undici di partenza ampiamente rimaneggiato, il Lugano non ha avuto grosse difficoltà contro un avversario di quattro categorie inferiore. Nel corso della prima mezz’ora, è vero, ha dovuto trovare il giusto assetto in campo e le consuete geometrie tra elementi poco avvezzi a giostrare assieme (la bacchetta di direttore d’orchestra Jacobacci l’ha comunque lasciata nelle mani di Oliver Custodio, anche perché squalificato per la partita di sabato contro il Losanna), tant’è che la prima vera occasione della partita è capitata sui piedi dei padroni di casa, con un pallone che lemme lemme è andato a spegnersi a fianco del palo sinistro della porta difesa da Osigwe. Poi, però, con il passare dei minuti il collettivo bianconero è venuto a galla e in cattedra è salito Christopher Lungoyi che dapprima ha sfruttato un traversone di Macek mal gestito dalla difesa, per battere a rete da due passi (35’), poi ha beffato con un pallonetto di testa (sempre su servizio di Macek) il portiere avversario Saffioti, autore di un’uscita avventata (39’).

Due gol che hanno di fatto chiuso la pendenza, in quanto il Monthey ha capito che recuperare sarebbe stata missione impossibile. E, per buona misura, al 67’ ancora Lungoyi ha firmato la tripletta personale con una conclusione al volo da centroarea su intelligente imbeccata da destra di Monzialo.

Durante tutta la ripresa, il Lugano si è limitato a gestire la situazione, cercando di correre il minor numero di pericoli possibile contro un Monthey che ha comunque avuto il pregio di onorare l’impegno (ha costretto Osigwe a un paio di interventi importanti). I bianconeri hanno cercato di tenere sotto pressione la difesa vallesana, ma senza mai dare l’impressione di voler davvero affondare il colpo.

Per la società ticinese, la Coppa Svizzera rappresenta un trofeo importante da inseguire (il presidente Angelo Renzetti non ha ovviamente ancora digerito la sconfitta a opera dello Zurigo nella finale del 2016). Ma, come dimostra la fatica con la quale il Servette ha avuto la meglio del Vevey (due rigori di Imeri all’85’ e 92’), in una competizione a eliminazione diretta il passo falso è sempre lì dietro l’angolo. Per cui il Lugano va senz’altro complimentato per lo spirito con il quale è sceso in campo: concentrazione e attitudine giuste hanno permesso di evitare che la trasferta a Monthey si complicasse come avvenuto in altre occasioni, quando per andare avanti erano stati necessari anche i tempi supplementari, fatica ben volentieri risparmiata in questo finale di stagione già di per sé carico di impegni e appuntamenti.

Monthey - Lugano (0-2) 0-3

Reti: 35’ Lungoyi 0-1. 39’ Lungoyi 0-2. 67’ Lungoyi 0-3

Monthey: Saffiori; Roux, Kurtiu, Martins; Vogel, Baillifard, R. Derivaz (69’ Aslan), Lima (74’ Käser); Oliveira; K. Derivaz (88’ Martenet), Constantin (87’ Jasari)

Lugano: Osigwe; Opara, Kecskes, Daprelà, Facchinetti (82’ Mazzoletti); Macek, Custodio, Guidotti; Monzialo (68’ Abubakar); Gerndt, Lungoyi (83’ Muci)

Arbitro: Wolfensberger

Note: porte chiuse. Ammonito: 16’ Custodio

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