Calcio

Per Jacobacci il Lugano deve cambiare ‘scarpe’

Per l'ultima partita del 2020 (domani a Cornaredo con il Losanna) il tecnico bernese dai suoi ragazzi si aspetta il solito carattere ma più personalità

22 dicembre 2020
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Il Lugano deve cambiare scarpe. In senso metaforico perlomeno, riprendendo una metafora sfoggiata da Maurizio Jacobacci per spiegare come, in sostanza, domani sera contro il Losanna nell’ultimo impegno del 2020 (ma anche in chiave futura), la sua squadra dovrà mostrare più personalità e coraggio quando sarà chiamata a prendere in mano le redini del gioco per tentare di scardinare difese chiuse e avversari più attendisti rispetto a compagini propense ad attaccare come ad esempio San Gallo e Young Boys. Una necessità (e un margine di crescita) sottolineata martedì su queste pagine anche da Mattia Bottani, che quale esempio ha portato la sconfitta 1-0 (la prima da oltre 5 mesi) contro lo Zurigo, nella quale i bianconeri si sono scontrati contro il classico “bus” parcheggiato dagli ospiti davanti alla loro porta.

«Con il Losanna in campo avremo sicuramente più personalità – assicura il tecnico bernese, che nel match contro i tigurini aveva dovuto rinunciare a diverse pedine importanti tra quarantena e infortuni –. Potremo contare su quasi tutti i giocatori e quindi avremo a disposizione dall’inizio elementi quali ad esempio Sabbatini e Gerndt, che di personalità ne hanno da vendere. Quest’ultima, che effettivamente forse ci è mancata un po’ contro lo Zurigo, non è che sbuchi così, dal nulla, bisogna lavorarci. Il carattere è innato e rappresenta un po’ il piede di un calciatore, che rimane quello che è, al limite può fortificarsi. La personalità invece è la scarpa che calza e che quindi può mutare e crescere. Ed è quello che mi auguro riesca a fare la mia squadra, che possa migliorare sotto questo aspetto e che lo faccia anche attraverso i giocatori più giovani, i quali hanno il margine di progressione più grande. Ma devo dire che anche da questo punto di vista sono positivo, perché se prendo ad esempio Lovric, la sua crescita è già evidente: sei mesi fa quel gol (il provvisorio 1-1 sabato a Berna trovato con un bel tiro da fuori area, ndr) non lo avrebbe mai fatto, perché al posto che tirare avrebbe pensato di doversi avvicinare alla porta per avere una possibilità di segnare. Oggi invece è consapevole delle sue capacità e si è giustamente preso il rischio di concludere. Ora mi aspetto la stessa crescita anche da parte elementi quali ad esempio Guidotti e Macek, che hanno talento e qualità tecniche importanti».

L’occasione per dimostrare che questo Lugano sta maturando anche sotto questo aspetto ci sarà come detto già domani alla Pontaise contro un Losanna reduce da due successi contro Vaduz e Lucerna che lo hanno portato ad affiancare i ticinesi a quota 18 punti nella classifica di Super League (avendo però giocato due partite in più)... «Ci serviranno sia personalità sia carattere, dovremo tirar fuori tutto quanto abbiamo in corpo per avere la meglio su un avversario difficile. Sono una bella squadra con giocatori giovani ma di grande talento. Davanti hanno elementi veloci e bravi a trovare il gol: bisognerà stare molto attenti. A centrocampo c’è Kukuruzovic che sa dettare i tempi e che ha un sinistro che può far male sulle palle ferme, per cui dovremo cercare di limitarne il raggio di azione. Hanno anche due terzini molto offensivi che mettono cross pericolosi sotto porta e in particolare sulla fascia sinistra oltre al terzino Flo che spinge molto c’è l’attaccante francese Guessand (in prestito dal Nizza e autore di 3 reti e 1 assist in 11 presenze, ndr), che agisce in fascia solo perché in mezzo c’è già il bomber Turkes (6 gol finora, ndr). Dovremo coprirci e raddoppiare su di lui».

Lavanchy assente proprio quando ce ne sarebbe stato (ancora di più) bisogno

Decisamente più facile a dirsi che a farsi, visto anche che proprio sulla sua fascia destra il Lugano sarà privo dello squalificato Numa Lavanchy (contro l’Yb ha raggiunto quota quattro ammonizioni in stagione), per rendimento e costanza forse il giocatore più importante del Lugano degli ultimi anni… «Dobbiamo trovare una soluzione, stiamo discutendo per capire chi schierare al suo posto e se giocare ancora con una difesa a cinque o passare a quattro. Rientra anche Oss che potrebbe tornare utile, mentre sarebbe un peccato spostare Facchinetti a destra perché ha un ottimo sinistro e i suoi cross possono innescare gli attaccanti. In ogni caso al di là delle componenti tecnico-tattiche, sarà soprattutto una partita nella quale conteranno, lo ripeto, il carattere e la personalità».

Caratteristiche queste ultime (in particolare come detto la prima) che hanno accompagnato la truppa di “Jaco” in un 2020 sportivamente ricco di soddisfazioni e che lo stesso allenatore spera di ritrovare anche nell’anno nuovo, che per la sua squadra si aprirà già il 4 gennaio con l’inizio della preparazione, mentre il primo impegno ufficiale sarà il 17 con il recupero di Sion… «I dieci giorni di sosta faranno sicuramente bene ai giocatori specialmente dal profilo mentale, ma ci permetteranno anche di recuperare fisicamente qualche elemento. Non fermandoci troppo a lungo poi riprendremo carichi ma senza aver perso troppo del lavoro fatto quest’estate e fino a oggi. Il 2020 è stato per la squadra, per la società e per me un anno bellissimo, nel quale abbiamo lavorato con serenità, aspetto fondamentale per ottenere risultati. Mi auguro che potremo dare continuità a tutto questo nel 2021».

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