Calcio

‘Forse siamo una piccola squadra, ma con un grande cuore’

Il portiere Noam Baumann e l'allenatore Maurizio Jacobacci celebrano la vittoria del Lugano sulla capolista San Gallo: 'Bravi, ma dobbiamo rimanere umili'

24 ottobre 2020
|

Maurizio Jacobacci si gode (giustamente) il bel successo 1-0 ottenuto con grande grinta dai suoi ragazzi sulla capolista San Gallo, che ha allungato a 13 i risultati utili consecutivi in Super League (14 contando anche la Coppa) ottenuti dal Lugano... «Fa piacere ma il merito va a tutta la squadra – sottolinea l'allenatore bernese –. Uno degli obiettivi che ci siamo posti a inizio campionato era di far diventare Cornaredo una fortezza e direi che lo abbiamo raggiunto, chi arriva qui sa che è difficilissimo fare punti e ci rispetta. Lo si è visto anche stasera. Sapevamo che vincendo ci saremmo portati a ridosso della vetta e oggi abbiamo fatto una grande cosa. Abbiamo saputo soffrire e siamo stati umili. Nel primo tempo siamo stati bravi a non lasciarli giocare e abbiamo trovato il gol con una grande azione. Nella ripresa abbiamo subito la loro pressione, sono una grandissima squadra, ma anche sapersi difendere è una grande qualità e noi lo abbiamo fatto, resistendo, anche grazie a Baumann, alla grande».

Già, Baumann, per certi versi la "scommessa" vinta da Jacobacci, che ha avuto il coraggio di ridargli subito una maglia da titolare (era fuori da circa tre mesi per un infortunio a una spalla) a discapito di un Sebastian Osigwe che aveva fatto molto bene nelle precedenti partite... «Ho fiducia in tutti miei giocatori ma ho sempre detto che Baumann è il nostro numero uno. Per quanto fatto prima dell'infortunio meritava di tornare titolare e sono contento per lui, perché anche stavolta ha dimostrato il suo valore. Osigwe in queste partite si è fatto conoscere, è stato bravo e sono contento di avere a disposizione due portieri di questo livello».

Un allenatore però sa benissimo che non ci si può mai sedere sugli allori e quindi trova aspetti negativi anche in una grande serata per i colori bianconeri... «In alcune occasioni ci è mancato l'ultimo passaggio, dobbiamo essere più concreti perché abbiamo le qualità per farlo. Inoltre in particolare nel secondo tempo il centrocampo era troppo basso, arretrando sulla linea difensiva abbiamo permesso ai nostri avversari di portare palla nella nostra metà campo e di schiacciarci. Sono situazioni sulle quali cercheremo di intervenire per migliorare, perché non dobbiamo mai accontentarci».

I ticinesi sono assieme a Losanna e Young Boys (che in classifica precedono di un punto ma avendo giocato una partita in più) le uniche compagini ancora imbattute in questa stagione ma oltre agli avversari c'è un altro "nemico" che potrebbe frenarne lo slancio, il Covid... «Speriamo di poter andare avanti, sarebbe davvero un peccato doversi fermare in questo bel momento della squadra, abbiamo lavorato tanto per arrivare a questo punto ed è proprio una bella classifica da vedere. In ogni caso dobbiamo essere ambiziosi ma rimanere umili: quelli che stiamo incamerando ora sono punti utili per raggiungere il nostro primo obiettivo, che è la salvezza, e oggi abbiamo compiuto un altro piccolo passo in questa direzione».

'Ticino sottovalutato, ora è giusto che ci guardino con rispetto'

Tra i grandi protagonisti della serata il portiere di origine dominicana Noam Baumann, che ha sfoderato una prestazione in crescendo contribuendo in maniera decisiva al successo dei suoi... «Io ero tranquillo, conosco le mie qualità, ma evidentemente dopo uno stop così lungo manca un po' il ritmo e può capitare di essere un po' insicuro sui primi palloni – ha spiegato il 24enne, che ha fatto tremare i suoi tifosi dopo nemmeno un minuto di gioco intervendendo in maniera un po' traballante su un traversone dalla destra, prima di riprendersi e sfoderare tra le altre almeno tre grandi parate –. Alla fine sono contento della mia prestazione e di quella di tutta la squadra, non era facile difendersi in questo modo contro una squadra così forte offensivamente, ma siamo stati bravi».

Una successo e in generale un inizio di stagione che per Baumann dovrebbe aver aperto gli occhi a chi ancora vedeva il Lugano come una "squadretta"... «Secondo me il Ticino calcistico è da sempre sottovalutato nel resto della Svizzera, ma penso che per quanto fatto in questi ultimi anni, anche in Europa, ora è giusto che tutti ci guardino con rispetto. Detto ciò, noi non dobbiamo pensare troppo alla classifica, meglio prendere partita per partita. Oggi nessuno si sarebbe aspettato un nostro successo e invece abbiamo vinto. Ora arriverà lo Young Boys (domenica, ndr) e chissà... Forse siamo anche una piccola squadra, ma con un grande cuore».

Leggi anche:
Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE