Calcio

Renzetti: 'Bene, ma la tensione rimane per la prossima stagione'

Jacobacci: 'La squadra merita un grande applauso, abbiamo trovato il giusto equilibrio in una situazione complicata. Maric: 'Bravo anche lo staff tecnico'

31 luglio 2020
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Festeggia ma non troppo, il presidente Angelo Renzetti dopo la salvezza (la quinta consecutiva) conquistata grazie al 3-1 sul Servette.

«Ogni anno è molto difficile perché si passa dall'Europa League al rischio di retrocedere, per cui mentalmente non è facile - le parole del numero uno bianconero -. A livello di classifica peccato per qualche punto buttato via strada facendo, ma va bene così. La tensione in ogni caso rimane perché il prossimo campionato inizia presto (l'11 settembre, ndr) e abbiamo poco tempo per prepararlo e per operare delle scelte complicate, in quanto l'aspetto economico con la pandemia sta prendendo il sopravvento e le prospettive non sono rosee. Ci proveremo, anche se come detto non è facile farlo in queste condizioni, non sappiamo nemmeno precisamente il budget per la prossima stagione, senza contare che abbiamo accumulato diversi debiti in questo periodo. E poi c'è il mercato, che sarà complesso a livello internazionale. Ho comunque un quadro piuttosto chiaro e questo mi aiuta a rimanere sereno. E di certo non mollo».

Decisamente soddisfatto il tecnico Maurizio Jacobacci... «Ci tengo a ringraziare il gruppo per tutto quello che ha fatto in questo periodo, non era facile - sottolinea il 57enne bernese -. Anche chi ha giocato meno, anzi loro hanno aiutato a tenere alta la tensione necessaria per raggiungere questo obiettivo. E tanto merito va anche al presidente, che ha creato questo gruppo e il quale ci mette sempre tanta passione senza la quale tutto questo non sarebbe possibile. Dal mio punto di vista sono fiero di far parte a mia volta di questa squadra e io assieme al mio staff siamo stati bravi a toccare i tasti giusti (in particolare durante la lunga pausa) per creare un ambiente sano e solido (sia dal punto di vista mentale sia fisico). Dal mio arrivo a Lugano (lo scorso ottobre al posto dell'esonerato Celestini, ndr) non ho dato nulla per scontato, mi sono messo in gioco e ho cercato sì di far migliorare i miei giocatori trasmettendo loro la mia esperienza, ma anche di migliorare io stesso. Ed è quello che è successo».

«Confermo quanto detto dal mister sottolineando proprio il lavoro psicologico dello staff tecnico, che in questi mesi molto complicati ha saputo adattarsi e in un certo senso proteggerci da tutto - afferma Mijat Maric, uno dei pilastri della compagine ticinese -. Jacobacci ha capito subito l'alchimia della squadra trovando il giusto equilibrio che forse fino a quel momento ci mancava, portando al massimo la fiducia in noi stessi. E lo si è visto anche da fatto che pure i giocatori che hanno giocato meno si sono sempre fatti trovare pronti, la squadra cambiava ma rendeva ugualmente e questo non è scontato. Quindi un applauso lo dobbiamo fare noi al mister e al suo staff».

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