Calcio

L'Uefa alza la voce. E chi smette rischia l'Europa

Il presidente Ceferin minaccia club e campionati dopo la scelta del Belgio. 'Ogni decisione di abbandono a questo stadio è prematura e ingiustificata'

Keystone
3 aprile 2020
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L'Uefa minaccia i campionati europei, dopo la decisione del Belgio che - in maniera del tutto sensata, vista la situazione - ieri aveva deciso di mettere fine anticipatamente alla stagione, assegnando il titolo a un Bruges che al momento dell'interruzione si trovava in testa alla classifica. Ad Aleksander Ceferin, il presidente della Federcalcio europea, però, la cosa non è piaciuta troppo, e in una lettera inviata ieri ai club del vecchio continente e alle diverse leghe ha sostanzialmente minacciato di lasciar fuore dalle Coppe, cioè Champions e affini, le squadre chi seguirà l'esempio belga. «Ogni decisione di mettere fine ai campionati nazionali a questo stadio è prematura e non giustificata», tuona il dirigente sloveno. Lanciando un avvertimento: «La partecipazione alle competizioni Uefa è determinata dal risultato sportivo raggiunto al termine di ogni Lega d'Europa, quindi un'interruzione prematura dei campionati farebbe nascere dubbi che quel requisito sia effettivamente soddisfatto. Pertanto ci riserviamo il diritto di valutare la legittimità della partecipazione a tornei Uefa durante la stagione 2020/2021».

E il primo caso, naturalmente, rischia di essere quello del Bruges, che in teoria sarebbe qualificato direttamente alla Champions: per ora, tuttavia, le autorità calcistiche del Belgio rifiutano di abbassare la testa.

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