Calcio

L'ascesa di Remo l'italiano

Dalla qualifica in Champions con l’Atalanta alla Nations League con la Svizzera: Freuler tra gli attesi protagonisti

3 giugno 2019
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Sono mesi particolarmente carichi per Remo Freuler, la cui carriera ha raggiunto l’apice con la qualificazione alla Champions League dell’Atalanta, di cui è uno dei titolari. Sullo slancio di un traguardo sportivo che si può definire storico, per la piazza bergamasca, il centrocampista elvetico affronta ora con grande consapevolezza  la parentesi rossocrociata della fase finale di Nations League. Anche quello, come la Champions per l’Atalanta, un obiettivo diventato alla portata.
«Di ritorno da Sassuolo (sede dell’ultima partita di campionato, ndr) – ricorda il 27enne zurighese – siamo stati accolti da 2’000 tifosi. Nelle ultime tre stagioni il nostro ambiente è stato pervaso dall’euforia, sempre crescente. Fino all’esplosione della festa per la Champions».
Freuler, in questa bella storia di calcio, ha avuto un ruolo da protagonista. Quando sbarcò a Bergamo, nel gennaio del 2016, in provenienza da Lucerna, trovò una squadra molto diversa dall’Atalanta attuale. Alla guida non c’era ancora Gian Piero Gasperini, bensì Edy Reja, e i nerazzurri si arrabattavano nelle parti basse della classifica. Nella prima mezza stagione in Italia, Freuler veniva utilizzato poco. Da titolare disputò solo cinque partite.
Della bontà del suo trasferimento a Bergamo era comunque convinto: sognava il passaggio in un campionato importante, è stato affascinato dal centro sportivo che ospita la Dea e considerava l’Atalanta la rampa di lancio ideale per la sua carriera fuori dai confini nazionali. Anche per la capacità di lanciare nel calcio che più conta campioni del calibro di Claudio Caniggia, Christian Vieri, Filippo Inzaghi.
La svolta, nell’estate del 2016, con l’arrivo in panchina di Gian Piero Gasperini: un toccasana per Remo Freuler, la cui esplosione è riconducibile proprio alla gestione del tecnico di Grugliasco. Grazie a un calcio spumeggiante, l’Atalanta chiuse il campionato  2016/17 al quarto posto. Nella stagione seguente, pur dando spettacolo a tratti, uscì immeritatamente ai sedicesimi di finale di Europa League, beffata dal Borussia Dortmund.
In Italia sono tutti concordi nel ritenere l’Atalanta la squadra più spettacolare del campionato, forte di un gioco veloce, intenso e votato all’offensiva. Le 103 reti in tutte le competizioni certificano questa analisi (a titolo di paragone la Juventus ne ha segnate 87, con due partite disputate in più). «Gasperini – osserva Freuler – lavora molto duramente con la squadra, in settimana. Si aspetta sempre il massimo, e imposta la squadra attorno a un calcio molto offensivo».
Freuler è un punto fermo dell’undici titolare di Gasperini. Nell’ultima stagione è stato titolare in 44 delle 49 partite disputate. Qualche settimana fa, in casa contro il Genoa, ha pure avuto l’onore di mettere al braccio la fascia di capitano. «Mi sono integrato al cento per cento, in Italia ormai mi sento a casa».

Valore di mercato decuplicato

Nel calcio, spesso si parla di cicli triennali, dopo i quali un calciatore solitamente medita di cambiare aria per affrontare una nuova sfida. È il caso anche per Freuler, il cui nome è già stato   inserito in molte trattative di mercato. «Per queste cose bisogna parlare con il mio procuratore», si smarca l’elvetico, per il quale le offerte non mancano. L’Atalanta lo pagò al Lucerna 1,5 milioni di franchi. Con la sua eventuale cessione potrebbe realizzare una clamorosa plusvalenza, visto che il suo valore di mercato è più che decuplicato.
Stando al sito specializzato Transfermarkt.de, Remo Freuler è il settimo, per quotazione, all’interno della rosa della Nazionale svizzera di Petkovic. Solo Manuel Akanji e Nico Elvedi, entrambi attivi in Bundesliga, hanno conosciuto una crescita più marcata dello zurighese, a livello di valore di mercato. Un’analisi che lascia Freuler indifferente. «Sono cifre che lasciano il tempo che trovano, hanno a che vedere con lo sviluppo del calcio in generale. Un calciatore che tre anni fa valeva tre milioni, oggi ne vale facilmente quindici».
I passi avanti fatti da Freuler anche in seno alla Nazionale rossocrociata non sono però solo riconducibili alla sua quotazione internazionale. Fino al Mondiale di Russia era solo un gregario. Ma da allora è diventato un titolare anche per Petkovic. Nelle otto partite internazionali disputate dalla Nati in questa stagione, per sei volte è entrato nell’undici iniziale. Nell’ultima partita in ordine di tempo, lo scorso marzo contro la Danimarca per le qualificazioni agli Europei, ha anche realizzato il primo gol in maglia rossocrociata.
A seconda del modulo adottato da Petkovic, assume un ruolo un po’ più offensivo a centrocampo, o più guardino, a fianco di Granit Xhaka. «Un po’ più avanti, un po’ più indietro, per me non ha alcuna importanza».

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