Calcio

Un errore che (Da) Costa caro per il Lugano

A Basilea Sadiku porta avanti i suoi al 67’ con un eurogol, ma poco dopo l’estremo difensore (entrato per l’infortunato Baumann) regala il pari ai renani

7 aprile 2019
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Si può lasciare il St. Jakob Park e la sfida ai 20 volte campioni svizzeri del Basilea (oltretutto imbattuti da 11 turni di campionato) con un punto in tasca e avere ugualmente un pizzico di amaro in bocca? Evidentemente sì, perché è quanto capitato oggi al Lugano, che ha accarezzato l’idea di compiere il colpaccio grazie all’eurogol di Sadiku, reso però vano dall’errore di Da Costa, poi graziato nel finale da una traversa che ha comunque permesso ai ticinesi di raccogliere il sesto risultato utile consecutivo.

Dei tre giocatori in dubbio alla vigilia, Celestini ha dovuto rinunciare a Piccinocchi (problema muscolare) ma ha potuto portare in panchina Junior e schierare dal primo minuto Daprelà, inserito nella retroguardia a tre (che diventava a cinque in fase difensiva con l’arretramento degli esterni Lavanchy e Crnigoj) con Maric e Sulmoni. Al posto del brasiliano in attacco a fianco a Gerndt è invece partito Bottani, con Vécsei, Sabbatini e Covilo in mezzo al campo.

La partita è iniziata su ritmi decisamente blandi e la prima emozione è purtroppo stata la paura per lo scontro del 26’ tra Balanta e Baumann: il portiere bianconero è uscito con i pugni all’altezza della sua area piccola per respingere un cross di Kuzmanovic, ma dopo aver allontanato il pallone è stato letteralmente abbattuto dal difensore renano, arrivato come un treno e che non ha potuto evitare di colpire l’avversario con una violentissima testata. Ad avere la peggio è stato l’estremo difensore dei ticinesi, crollato al suolo perdendo i sensi per alcuni istanti prima di riprendersi dopo l’intervento dello staff medico bianconero, tanto da voler mantenere il suo posto in campo. Ma proprio per tutelare la salute del 22enne e forse memori di quanto capitato recentemente con Fabian Schär – in Georgia-Svizzera il difensore rossocrociato era a sua volta rimasto a terra dopo un trauma al capo ma aveva completato il match, scatenando diverse polemiche –, in casa bianconera (ma su indicazione anche del medico dei padroni di casa) si è preferito procedere alla sostituzione e così, circa cinque minuti dopo lo scontro, Baumann ha lasciato il posto a Da Costa. Il resto del primo tempo è scivolato via senza altri sussulti, se non un fallo al limite dell’area dell’ex bianconero Cömert su Vécsei punito solo con il cartellino giallo dall’arbitro Schnyder nonostante il centrocampista ungherese avrebbe potuto involarsi solo davanti a Omlin.

A inizio ripresa Celestini ha provato a dare più peso al suo reparto offensivo inserendo Sadiku al posto di Bottani e la mossa ha dato i suoi frutti al 67’, quando proprio nel primo vero momento di pressione dei rossoblù l’attaccante ha gelato il St. Jakob realizzando l’1-0 con un eurogol dalla lunga distanza (destro imprendibile per Omlin). Il vantaggio di Da Costa e compagni è però durato meno di dieci minuti, perché al 75’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo lo stesso portiere di origine portoghese non ha trattenuto un pallone deviato verso di lui da Crnigoj, permettendo a Suchy di infilare il tap-in. E se al 90’ non si è materializzata l’ennesima beffa della stagione per i bianconeri, lo si deve soltanto alla traversa che ha salvato un Da Costa battuto sulla capocciata di Ajeti.

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