Svizzera, minuti finali da incubo: da 3-0 a 3-3

Semplicemente pazzesco: la Svizzera è riuscita nell’impresa non facile di farsi rimontare tre reti e di concedere un 3-3 alla Danimarca che urla vendetta al cielo, maturato sui titoli di coda di una partita sfuggita al controllo della squadra di Petkovic quando sembrava ormai stravinta (all'84' gli elvetici conducevano 3-0).
Non si può certo dire che sia andata male, alla Svizzera, nel primo tempo. Un gol viziato da un ‘mani’ di Ajeti non ravvisato dall’arbitro Skomina ha dato il vantaggio ai rossocrociati (rete di Freuler).
In avvio di ripresa il pareggio dei danesi non è stato convalidato per un fuorigioco che non c’era, togliendo loro la soddisfazione di un 1-1 che avrebbe potuto mutare l’inerzia di una partita che la la squadra di Petkovic ha poi creduto di aver deciso a proprio favore, con il raddoppio di Xhaka nel momento migliore di Eriksen e compagni, e con la terza rete di Embolo con la complicità del portiere Schmeichel.
Nel finale, convulso e pasticciato, con gli elvetici convinti di aver vinto e andati sotto la doccia con qualche minuto di anticipo, il clamoroso ritorneo della Danimarca. Sotto accusa tutto il pacchetto arretrato, andato in confusione. Sommer ci ha messo un paio di pezze ma in occasione del definitivo 3-3 anch’egli non è esente da colpe.
Finisce 3-0, e all’84’ era ancora 3-0. Di che avere una valanga di rimpianti.