Calcio

Olanda alla 'Final Four' a scapito della Francia

La squadra di Koeman rimonta due reti nel finale a una bella e orgogliosa Germania, portatasi sul 2-0 al 19' ma raggiunta nel finale sul 2-2

In Portogallo con i lusitani, l'Inghilterra e la Svizzera (Keystone)
19 novembre 2018
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Lo scatto d’orgoglio della Germania dura un tempo, il primo, che sembra ridimensionare l’Olanda, piegata dalle reti di Werner (9’) e Sanè (19’). Ma la ripresa ribalta tutto. Con i cambi giusti, Koeman dà la scossa ai suoi e trova il 2-2 grazie a Promes (40’) e Van Dijk (45’). Agli ’Oranje’ serviva il pareggio per vincere il gruppo 1 della Lega A e l’ha meritato, pur essendo stata in difficoltà per lunghi tratti. Grazie al pari di Gelsenkirchen, raggiunge Inghilterra, Portogallo e Svizzera nelle Final Four di Nations League.

La squadra di Joachim Loew ha offerto una prestazione finalmente all’altezza del blasone fino a metà del secondo tempo, ma non è riuscita a cancellare lo ’0’ dalla casella delle vittorie nel nuovo torneo ideato dalla Uefa. Il 3-4-3 in maglia bianca ha messo in difficoltà gli ospiti, che si sono trovati sotto di due reti già al 19’, quando Sané ha sfruttato un lancio in profondità di Kroos battendo per la seconda volta Cillesen. Il vantaggio era arrivato al 9’, destro di Werner, infallibile sulla verticalizzazione improvvisa di Gnabry. Il trio Werner-Sané-Gnabry, veloce e tecnico, ha complicato parecchio la serata della retroguardia olandese. In particolare Leroy Sané, 22enne attaccante del City, ha più volte seminato il panico nell’area arancione.

Eppure l’Olanda, nonostante la giovane età evidenziata da alcune amnesie difensive, ha fatto vedere di avere carattere, oltre che piedi buoni. Insomma, le potenzialità per costruirsi in futuro tra le grandi d’Europa. Non appena la Germania ha abbassato il ritmo ne ha approfittato, spinta da Depay e Promes. Sul primo Neuer ha compiuto la prima vera parata (73’). Sul destro di Promes (85’) nulla ha potuto. Il gol ha dato pepe agli ultimi minuti, fino al raddoppio di Van Dijk, che ha precipitato Loew nello sconforto, proprio quando si era illuso di aver ritrovato la ’sua’ Germania.

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