Calcio

Manca il calore, ma arrivano i tre punti

Nel freddo di Reykjavik la Svizzera non convince ma s’impone 2-1 sull’Islanda (Seferovic e Lang) e si giocherà il primato in Nations League con il Belgio

15 ottobre 2018
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Serviva una vittoria in Islanda per arrivare allo scontro diretto con il Belgio in programma il 18 novembre a Lucerna con la possibilità di giocarsi il primato nel girone B della Lega A di Nations League e, seppure a fatica, i rossocrociati hanno centrato l’obiettivo grazie alle reti di Seferovic e Lang.

Per la sfida di Reykjavik Petkovic ha scelto di operare diversi cambiamenti rispetto all'undici titolare mandato in campo tre giorni prima contro il Belgio. A cominciare dal portiere, con Mvogo preferito a Sommer; davanti all'estremo difensore del Lipsia la difesa a quattro composta da Lang, Schär, Elvedi e Moubandje (quest'ultimo al posto di Rodriguez); a metà campo Xhaka, Zakaria, Zuber, Shaqiri e un Seferovic arretrato sulla fascia destra; in attacco Gavranovic (escluso Freuler).

I rossocrociati hanno iniziato il match con il piglio giusto, prendendo subito il comando delle operazioni e operando un pressing molto marcato quando il pallone era nei piedi degli avversari. Un atteggiamento che è però andato scemando con il passare dei minuti e ne è nato un primo tempo a ritmo bassissimo e senza emozioni, con un volenteroso ma poco incisivo (e servito) Gavranovic tra i più propositivi dei suoi (bel movimento a rientrare e conclusione deviata in angolo al 5’) e Gylfi Sigurdsson a testare Mvogo al 9’ e al 30’.

La ripresa si è aperta sulla falsariga dei primi 45 minuti, ma al 52’ Haris Seferovic ha avuto il merito di essersi fatto trovare dove dovrebbe sempre stare (in mezzo all’area) dal preciso assist di Xhaka e di testa ha sbloccato il match. Sullo slancio, i rossocrociati hanno subito avuto l’occasione di raddoppiare ma Gavranovic, servito dall’ottimo spunto (finalmente) di Shaqiri, non ha centrato la porta da buona posizione. Al 65’ è così stato l’esordiente Mvogo (ottima la sua partita) a doverci mettere una pezza fermando il colpo di testa a botta sicura di Finnbogason. Una parata che ha permesso alla squadra di Petkovic di trovare trovare il doppio vantaggio pochi istanti dopo, quando Lang ha raccolto sul secondo palo un pallone ributtato in mezzo da Zuber dopo un traversone di Seferovic. Partita chiusa? Nemmeno per sogno, perché all’82’ Finnbogason ha trovato il classico eurogol con una gran botta dalla distanza che ha superato l’incolpevole Mvogo. Poco dopo Shaqiri ha avuto nei piedi il pallone per allungare nuovamente, ma si è fatto intercettare la conclusione da Halldorsson e così il finale è stato di pura sofferenza per gli elvetici, che si sono salvati con un po’ (tanta) fortuna e le parate di Mvogo, il migliore in campo.

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