Calcio

Il caso Özil fa discutere anche in Turchia

Dopo le polemiche in Germania, pure Ankara dice la sua. Abulhamit Gül: «Ha segnato il gol più bello contro il virus del fascismo».

23 luglio 2018
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Il caso di Mesut Özil continua a far discutere. L'addio del centrocampista dell'Arsenal alla nazionale di calcio tedesca, dopo che il giocatore era stato fotografato in compagnia del discusso presidente Recep Tayyip Erdogan, ha naturalmente naturalmente avuto eco anche in Turchia, il Paese da cui arrivano i nonni del calciatore. Sul caso, infatti, sono intervenuti in queste ore anche membri del governo di Ankara, tra cui il ministro della Giustizia, Abulhamit Gül, secondo cui Özil «ha segnato il gol più bello contro il virus del fascismo». Il riferimento è alle parole con cui il giocatore aveva motivato l'addio alla maglia della Germania. «Ho due cuori, uno tedesco e uno turco. Per me una foto con il presidente non ha a che fare con la politica o con le elezioni. Alcuni giornali tedeschi stanno usando il mio background e le foto con il Erdogan per una campagna di destra».

Le reazioni arrivano però anche da Devrek, il villaggio sul mar Nero da cui proviene la famiglia di Özil, dove al calciatore era già stata intitolata la strada principale. Ora, il sindaco ha annunciato che intende sostituire la sua attuale gigantografia, in cui appare con la maglia tedesca, con la foto che lo ritrae proprio in compagnia d Erdogan.

Intanto, in Germania Angela Merkel prova a smorzare i toni. «La cancelliera stima molto Mesut Özil come giocatore, e ha apprezzato le sue prestazioni nella nazionale di calcio – ha detto una sua portavoce –. Tuttavia, le sue decisioni devono essere rispettate e non commentiamo le sue dichiarazioni». Anche se, per la ministra della Giustizia Katarina Barley, «è un segnale d'allarme quando un grande giocatore tedesco come Özil non vuol più giocare nel suo Paese per colpa del razzismo».

 

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