Calcio

Niente Champions? Gli ultras menano i giocatori

È successo oggi a Lisbona, dove una cinquantina di incappucciati ha fatto irruzione nel centro di allenamento dello Sporting aggredendo calciatori e allenatore

15 maggio 2018
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La sconfitta subita contro il Maritimo domenica scorsa nell'ultima giornata di campionato ha estromesso lo Sporting Lisbona, arrivato terzo in campionato dietro Porto e Benfica, dalla prossima edizione della Champions League.

Una situazione che ha portato una cinquantina di pseudo tifosi, incappucciati, ad irrompere al centro sportivo della squadra biancoverde e ad aggredire con cinture, torce e spranghe l’allenatore Jorge Jesus e i calciatori Dost (ferito alla testa), Acuna, Rui Patricio, William Carvalho, Misic e Battaglia, oltre a fisioterapisti e preparatori.

Il club, per stigmatizzare l'episodio, ha emesso un comunicato ufficiale sul proprio sito: “Lo Sporting vuole condannare fermamente quanto accaduto oggi all'Academia Sporting. Non possiamo in alcun modo essere d'accordo quando ci sono atti di vandalismo o aggressione nei confronti degli atleti, degli allenatori e dello staff tecnico, nè con altri atteggiamenti che non sono assolutamente in linea con la storia del club. Lo Sporting non è questo, non può essere questo. Faremo ogni tipo di sforzo per individuare i responsabili e non mancheremo di infliggere punizioni nei confronti di coloro che hanno agito in questo modo pietoso”.

Secondo quanto riportato dai media portoghesi quanto accaduto pare abbia portato alcuni giocatori alla decisione di rifiutarsi di scendere in campo domenica prossima in occasione della finale di Coppa nazionale contro l'Aves. Molti inoltre avrebbero chiesto la rescissione immediata del contratto.

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