Calcio

Il cuore di Astori ha rallentato fino a fermarsi

L'autopsia ha confermato la morte del 31enne per cause naturali, più precisamente 'bradiaritmia'. Cagliari e Fiorentina ritireranno la maglia numero 13

6 marzo 2018
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Il cuore di Davide Astori ha rallentato, fino a fermarsi. È questo il responso dell'autopsia effettuata ieri sul corpo del 31enne capitano della Fiorentina morto nella notte tra sabato e domenica in un hotel di Udine, dove il giorno dopo sarebbe dovuto scendere in campo con la sua squadra. Una “morte cardiaca senza evidenze macroscopiche, verosimilmente su base bradiaritmica”, ha spiegato il procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo. Un decesso dunque per probabili cause naturali, come evidenziato dall'autopsia eseguita dal direttore del Centro di patologia vascolare dell'Università di Padova, Gaetano Thiene, e dall'anatomopatologo, professore di medicina legale all'Università di Udine, Carlo Moreschi. La Procura ha firmato il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari.

Intanto per onorarne la memoria e rendere indelebile il ricordo del loro ex giocatore, Cagliari e Fiorentina hanno deciso di ritirare congiuntamente la maglia con il numero 13. L'Uefa ha invece comunicato che verrà osservato un minuto di silenzio prima di ogni gara di Champions League ed Europa League in programma questa settimana, a partire dalle sfide Paris St. Germain-Real Madrid e Liverpool-Porto di questa sera (entrambe alle 20.45).

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