Calcio

Il Chiasso denuncia: 'Hanno provato a corromperci'

Il direttore generale Bignotti: 'So nomi e cognomi. Si atteggiano a grandi uomini di calcio. Non hanno fatto i conti con l'onestà dei nostri ragazzi'

8 febbraio 2018
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Il comunicato è breve, ma lancia un'accusa pesantissima: qualcuno, negli scorsi giorni, avrebbe tentato di “comprare” alcuni giocatori dell'Fc Chiasso, con l'intento di manipolare le partite del campionato di Challenge League (in cui i rossoblù occupano il 6° posto), probabilmente al fine di guadagnarci tramite il mondo delle scommesse.

Ecco la nota apparsa sul sito della società ticinese: “Fc Chiasso 2005 Sa, facendo seguito alla segnalazione dei propri calciatori, comunica di aver presentato denuncia presso il Ministero Pubblico e presso i preposti organi della Swiss Football League per il tentativo di manipolazione delle gare di campionato messo in atto da soggetti che nei giorni passati hanno avvicinato alcuni calciatori rossoblù. La società ed i propri tesserati non esiteranno a difendere la propria onestà morale e sportiva in qualsiasi occasione”.

Tempestiva e impeccabile, la reazione dell’Fc Chiasso a una vicenda sulla quale interviene il direttore generale Nicola Bignotti. «Quattro o cinque giocatori si sono presentati per segnalarci quanto era loro successo. Uno di loro è stato contattato con un sms non chiarissimo. Un altro, per contro, è stato contattato di persona. Dal punto di vista della squadra non mi preoccupo più di tanto. So di che pasta sono fatti i nostri ragazzi, conosco bene la loro serietà, l’hanno del resto dimostrata rivolgendosi a noi. Il dirigente rossoblù al Ministero pubblico ha fatto nomi e cognomi: «A volte ci sono soggetti di bassissimo profilo che pensano di essere dei grandi uomini di calcio. Personaggi che ritengono che per essere grandi uomini di calcio non serva capire di calcio, bensì sia necessario fare magheggi. So nomi e cognomi (sarebbe coinvolto un ex calciatore palesatosi lunedì al Riva IV, ndr). Abbiamo dato mandato al nostro avvocato penalista, a tutela dei nostri tesserati». Parrebbe incredibile che ci abbiano messo la faccia... «Stupidità, superficialità? Forse la convinzione di essere i più furbi? Di certo non hanno fatto i conti con l’onestà dei ragazzi. Oppure sono convinti che siano tutti truffatori come loro. Chi si è esposto, però, non ha il profilo per “sostenere” una questione di questo genere. Dietro c’è qualcun altro...».

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