Manchester ricorda i Busby Babes

Il Manchester United ha reso omaggio alle vittime della catastrofe aerea di Monaco di Baviera che esattamente 60 anni fa aveva decimato la squadra. In un freddo glaciale, lo stadio di Old Trafford, nel quale si sono radunate più di 4'500 persone, ha osservato un minuto di silenzio alle 15.04 Gmt precise, l'ora del crash costato la vita a 23 persone, tra cui otto giocatori dei Red Devils e tre membri dello staff. L'attuale capitano del Manchester United, Michael Carrick, e l'allenatore José Mourinho hanno deposto una corona di fiori alla presenza degli unici due giocatori scampati al disastro e ancora in vita, Bobby Charlton e Harry Gregg. Presente alla cerimonia pure l'ex manager dei Red Devils, Alex Ferguson.

La tragedia che ha spazzato via metà di quella fantastica squadra soprannominata i “Busby Babes” è stata ricordata anche a Monaco e Belgrado. Era infatti dalla capitale della ex Jugoslavia che il Manchester stava rientrando dopo una partita di Coppa campioni. Dopo uno scalo tecnico all'aereoporto di Monaco, al terzo tentativo di decollo l'aereo si era schiantato contro una casa disabitata a causa di uno strato di neve e fango che ricopriva la parte finale della pista (sfruttata in tutta la sua lunghezza per compensare l'accelerazione ritardata del motore sinistro, voluta per impedirne il surriscaldamento che aveva reso vani i primi due tentativi) e che aveva improvvisamente rallentato la velocità del velivolo, impedendogli di fatto di alzarsi. Tra i feriti, anche il manager Matt Busby, al quale era poi stata impartita per due volte l'estrema unzione, tanto gravi sembravano essere le sue ferite. Busby, invece, sopravvisse e nel 1968 portò il Manchester United, con in campo due sopravvissuti della tragedia di dieci anni prima, Bobby Charlton e Bill Foulkes, a vincere la prima Coppa campioni del club.