Calcio

L'Europa League è un'operazione mostruosa

(Gabriele Putzu)
13 settembre 2017
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Il Lugano che esordirà domani sera in Europa League  si considera la squadra con meno esperienza internazionale delle quattro in lizza. Sul campo, ma anche nella stanza dei bottoni, dove i dirigenti si sono ritrovati confrontati con una montagna di lavoro da svolgere nello spazio di poche settimane. Ne sa qualcosa il teasm manager Michele Camapana che si è impegnato in prima persona per l'organizzazione dell'avventura in Europa League... «A livello dorganizzativo ha comportato un sovraccarico di laxvoro. Alle normali incombenze che seguono la fine di un torneo si è aperto un nuovo mondo che stiamo scoprendo pian piano. Già nel mese di maggio abbiamo iniziato a prepararci mentalmente all'eventualità di essere in Europa. La prima cosa che abbiamo deciso a livello di Cda è stata la necessità di rafforzare l'amministrazione con due nuovi impiegati. Li abbiamo individuati, ma per un mese e mezzo ho dovuto assumermi tutto il peso di tutti i rapporti con l Uefa, con il Lucerna per lo stadio, con la polizia per le partite casalinghe. Una situazione che ha comportato giorni e notti di intenso lavoro.Dopo l'arrivo dei due nuovi collaboratori ci siamo ritrovti in aquattro ad occuparci del dossier Uefa».

Al di là degli aspetti organizzativi, la dirigenza bianconera ha fatto la conoscenza con un altro aspetto molto complesso del mondo Uefa... «Il fairplay finanziario che è qualcosa di estremamente complesso, con richieste di ogni genere, magari da evadere nel giro di poche ore. Abbiamo studiato i regolamenti e sappiamo che vi sono paletti molto precisi entro i quali occorre rimanere. Stiamo facendo tutto il necesario per essere in regola con tutto. Di sanzioni non ce ne aspettiamo, ma pure questo è un mondo nuovo che stiamo imparando a conoscere e che comporta carichi di lavoro considerevoli. E di queste cose il tifoso non sempre ne ha un'esatta percezione. Quando ti trovi confrontato con il mondo dell'Uefa ti rendi davvero conto di come in questo momento una società con la steruttura del Lugano  non abbia nulla a che fare con l'Europa. Sono due mondi paralleli.. Il nostro è un mezzo miracolo sportivo che comporta l'obbligo di compiere giornalmente piccoli miracoli a livello logistico, organizzativo e di lavoro quotidiano».

Il tempo a disposizione per predisporrte tutto quanto è stato piuttosto stretto... «E non può essere altrimenti visto che lil sorteggio è fissato a fine agosto. Occorre essere pronto per qualsiasi eventualità, dalla trasferta in Israele alla partita casalinga contro una squadra di grido. Iniziare in trasferta non rappresenta uno svantagghio, almeno dal profilo organizzativo, in quanto ci dà qualche giorno di margine in più per preparare le partite casalinghe».

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