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Lugano Rebels, la famiglia si allarga

Lunedì la ripresa degli allenamenti, con la novità del flag football (senza contatto fisico). Il presidente Elia Richina: ‘Consolidare la struttura’

14 gennaio 2023
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Mentre negli Stati Uniti la National Football League sta aprendo le porte al finale di stagione che porterà al Super Bowl, in programma il 12 febbraio a Glendale (Arizona), in Svizzera il mondo della palla ellittica si sta pian piano risvegliando dal letargo invernale. Il campionato inizierà soltanto in primavera, ma la preparazione – in palestra e, quando possibile, già sui campi – prende avvio durante il mese di gennaio. A maggior ragione per chi, come i Lugano Rebels, ha la fortuna di trovarsi a sud delle Alpi, con un clima in questo periodo dell’anno molto più generoso rispetto a Svizzera tedesca e Romandia.

Attualmente l’unica compagine ticinese di football, attiva dal 2016, riprenderà questo lunedì gli allenamenti, in vista dell’inizio del campionato di Serie C, che prenderà il via nel mese di aprile. Una stagione, quella alle porte, che presenterà diverse novità per il sodalizio diretto da Elia Richina… «Siamo orgogliosi di vedere che la famiglia dei Rebels si sta allargando – conferma il presidente –. Siamo nati nel 2015 e un anno dopo abbiamo preso parte al nostro primo campionato con la squadra senior. Un anno fa abbiamo poi creato la compagine giovanile U19, mentre quest’anno la grande novità è rappresentata dall’apertura del cantiere del flag football, vale a dire il football senza contatto fisico. Di questa nuova categoria, in principio per gli adulti l’idea era di costituire una unica compagine mista, ma visto l’interesse notevole in tal senso anche da parte di alcune ragazze, abbiamo deciso di formare sia una squadra adulta femminile che una maschile. La più importante compagine di flag football sarà però quella giovanile U13, dove i ragazzi (e ragazze) di 10-12 anni avranno così l’occasione di avvicinarsi in modo divertente, e senza alcun tipo di contatto, al mondo del football americano. Mi metto infatti nei panni di un genitore e penso che iniziare questa attività senza alcun contatto sia il modo migliore e sano per insegnare le basi di questo fantastico sport. Una volta cresciuti potranno poi scegliere se continuare con il flag oppure fare il salto nella categoria tackle».

I Rebels si sono sempre allenati al campo di Muzzano, ma dall’anno scorso hanno trovato spazio anche a Cornaredo: «Esatto. Le sedute si svolgono il lunedì e il venerdì dalle 19 alle 22, intrecciando le categorie flag football nella prima parte e tackle football in quella finale. Ci alleniamo a Lugano ma rappresentiamo di per sé tutto il Ticino poiché abbiamo giocatori per esempio da Faido, da Locarno, da Stabio, come pure da appena fuori confine italiano. Poi, a prescindere, noi siamo fieri di poterci allenare a Lugano per la fortuna di poter collaborare con un Dicastero sport che rappresenta per noi un valore aggiunto. La presenza soprattutto a livello umano della figura di Cesare Lotti era per noi unica (una persona splendida, che ha fatto molto per noi e che piangiamo tutt’oggi), ma devo dire che il sostegno da parte loro, comunque in un momento difficile, è rimasto sempre ottimo».

All’arrivo alla presidenza di Richina, la media d’età in prima squadra era una delle più alte in Svizzera. «Nelle ultime due stagioni abbiamo messo in atto un ricambio generazionale importante. Quando sono giunto alla presidenza, durante il lockdown, l’età media della squadra era abbondantemente superiore ai 30 anni. Era un campanello d’allarme notevole, all’uscita di un Covid oltretutto, che suggeriva che un settore giovanile era doveroso se non addirittura prioritario. Ora, invece, possiamo contare su un roster molto più giovane in prima squadra e un aumento di giocatori anche a livello giovanile. Non è facile e necessita l’impegno di molte risorse, umane e finanziaria, ma siamo fiduciosi perché vediamo l’enorme potenziale anche solo nel crescente interesse verso lo stesso Super Bowl. Abbiamo le persone giuste per far crescere questa comunità in tutto il cantone, e ringrazio di avere al mio fianco un comitato che ritengo stia facendo la differenza composto da Nicolas Sironi (vicepresidente), Enrico Guerra (direttore sportivo adulti), Rocco Vella (direttore sportivo giovanili), Marko Cupic (general manager) e Alessia Cattani (responsabile finanze). Se parliamo invece a livello di organico giocatori, calcolando pure le categorie di flag football, a 3 mesi dal campionato la società a oggi ha oltre 70 iscritti».

Per quanto concerne gli obiettivi sul campo, Elia Richina preferisce andare con i piedi di piombo… «Devo dire che, in questo preciso momento, il focus è concentrato sul consolidamento della struttura, e in particolare sullo sviluppo della U19 e del flag football. Riteniamo importante crescere con tutte le nostre squadre, non soltanto con quella senior, ed essere solidi su più fronti – non solo sportivo, ma anche societario e organizzativo – prima di poter essere una solida realtà di Serie B. Stiamo creando una vera e propria comunità e questo ci rende felici. Se dovessi comunque dare una previsione per la stagione senior, rimarrei sull’onda dello scorso anno, quando avevano raggiunto la finale, poi persa contro i forti Langenthal Invaders».

La squadra senior scenderà in campo quest’anno in un campionato diviso in due conference: a Est affronteranno gli Emmen Dragons, i Glarona Orks, i Niederbipp Ducks e gli Zurich State Spartans, prima degli eventuali playoff. La U19 se la vedrà con Lucerna Lions, Morges Bandits, Bienna Jets e Ginevra Seahawks, con tre trasferte tutt’altro che comode, mentre per le squadre di flag fooball i calendari usciranno solo nel mese di febbraio.

Chi fosse interessato a provare l’ebbrezza di casco e spalline può visitare la pagina www.luganorebels.ch. «Sì, vero: immagino che il sito fornisca molte informazioni utili poiché è sempre molto aggiornato, ma noto che molti preferiscono contattarci per email o tramite i social, dove anche lì abbiamo un ottimo team responsabile e quindi molto attivo. Ritengo però che infine, forti del bell’ambiente all’interno del team, l’esperienza al primo allenamento sia molto positiva e quindi invitiamo sempre a partecipare a una delle nostre sessioni».

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