COSE DELL'ALTRO MONDO

Mr. Irrilevant, anche gli ultimi hanno il loro giorno di gloria

Scelto quale 262° giocatore al draft 2022, Brock Purdy è salito agli onori della cronaca con San Francisco. Ma nella Nfl la carriera è molto breve

6 dicembre 2022
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Non stupirà nessuno apprendere che la carriera di un giocatore della Nfl è corta. A seconda degli studi (indipendenti e dell’Associazione dei giocatori) varia dai 2,5 ai 3,5 anni, mentre per la Lega si situa in una forchetta tra i 6 e i 12 anni, ma tiene in considerazione soltanto il vertice della piramide (i migliori rookie, i ragazzi scelti al primo giro del draft o chi ha raggiunto almeno una volta il Pro Bowl), vale a dire la minima parte dei 53 uomini a referto per ogni partita, che possono addirittura superare gli 80 sull’arco di una stagione a seguito dei numerosi infortuni. Per un Tom Brady sulla breccia da un ventennio, vi sono decine di ragazzi per i quali la carriera può durare anche solo un paio di partite, prima di venir tagliati e non più trovare un secondo ingaggio. Ovviamente, le differenze sono notevoli tra un ruolo e l’altro e non è nemmeno detto che alla base del ritiro vi sia sempre una lesione fisica. Il ricambio, infatti, è spietato. I ragazzi che giocano a football nelle high-school sono circa 110 milioni e scendono a 74’000 nella Ncaa. Dei quali, ogni anno un po’ più di 15’000 si rendono eleggibili per la Nfl. Di questi, 254 sono scelti nei sette giri del draft (vi sono pure "pick" di compensazione che possono aumentare il numero totale delle scelte), ma le squadre sono libere di andare a pescare anche tra i "free agent’ non draftati. Ogni anno, insomma, almeno 400 giocatori entrano nel giro della Nfl e devono "rubare" il posto a chi già ce l’ha.

Chi viene scelto nei primi due round del draft, ha buone possibilità di diventare un titolare ed emergere, per tutti gli altri si tratta di una scommessa (anche in questo caso il ruolo ha la sua importanza). Ma non è detto che gli ultimi non possano essere i primi. Ne sa qualcosa Mister Irrilevant 2022, nomignolo affibbiato ogni primavera all’ultimo giocatore scelto nel draft (quest’anno, il numero 262). L’irrilevante attualmente in carica si chiama Brock Purdy e già porta un nome che non lascia molte speranze di successo. Come se non bastasse, fa il quarterback, ruolo nel quale se vieni scelto tra il 3° e il 7° round hai poco più del 10% di possibilità di sfondare (vi sono, ovviamente alcune eccezioni: Brady 7° giro, Dak Perscott 4°, Russell Wilson 3°…). Su di lui ha scommesso San Francisco, ma nelle intenzioni il prodotto di Iowa State si sarebbe dovuto accontentare di un posto nella "practice squad", gli "sparring partner", tanto per intenderci. E invece, l’infortunio di Trey Lance (quarterback titolare) e poi quello del suo sostituto Jimmy Garoppolo hanno costretto Purdy a scendere in campo il 23 ottobre nel quarto tempo della sfida persa contro Kansas City. Tornato in panchina la settimana successiva, si è visto catapultato di nuovo sul proscenio domenica contro Miami, giocando in pratica tutta la partita dopo che nel primo drive Garoppolo si era fratturato la caviglia. Brock ha preso il comando dei 49.ers e non è stato affatto… brocco con un buon 25 su 37 per 250 yarde e due touchdown, numeri grazie ai quali la franchigia della Baia ha spazzato via i Dolphins. Mister Irrilevant, a quanto pare, ce l’ha fatta. Ma non è detto che il sogno duri a lungo: San Francisco lo ha ufficialmente designato titolare fino a fine stagione, tuttavia il giorno dopo, Carolina ha tagliato Baker Mayfield, prima scelta assoluta nel draft 2018 con Cleveland, ed è possibile che proprio la franchigia californiana, la cui coperta dei quarterback è diventata improvvisamente molto corta, voglia mettere sotto contratto un giocatore di provata esperienza, costringendo quindi Mr. Irrilevant ad accomodarsi di nuovo sulla "sideline". Purdy ha avuto la sua chance, staremo a vedere se prima di appendere casco e spalline al chiodo, ne avrà una seconda…

NATIONAL FOOTBALL LEAGUE

Tredicesima giornata: New England - Buffalo 10-24. Atlanta - Pittsburgh 16-19. Baltimore - Denver 10-9. Chicago - Green Bay 19-28. Detroit - Jacksonville 40-14. Houston - Cleveland 14-27. Minnesota - NY Jets 27-22. NY Giants - Washington ot 20-20. Philadelphia - Tennessee 35-10. LA Rams - Seattle 23-27. San Francisco - Miami 33-17. Cincinnati - Kansas City 27-24. Las Vegas - LA Chargers 27-20. Dallas - Indianapolis 54-19. Tampa Bay - New Orleans 17-16

Quattordicesima giornata: LA Rams (3-9) - Las Vegas (5-7). Buffalo (9-3) - NY Jets (7-5). Cincinnati (8-4) - Cleveland (5-7). Dallas (9-3) - Houston (1-10-1). Detroit (5-7) - Minnesota 10-2). NY Giants (7-4-1) - Philadelphia (11-1). Pittsburgh (5-7) - Baltimore (8-4). Tennessee (7-5) - Jacksonville (4-8). Denver (3-9) - Kansas City (9-3). Seattle (7-5) - Carolina (4-8). San Francisco (8-4) - Tampa Bay (6-6). LA Chargers (6-6) - Miami (8-4). Arizona (4-8) - New England (6-6).

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