BASKET

Gubitosa e la buccia di banana. ‘Fingiamo che sia l’Olympic’

Dopo due giornate a bottino pieno, le ticinesi vanno in campo su due campi ostici. Il coach della Sam: ‘Siamo di un altro pianeta? Dimostriamolo’

Il coach massagnese Robbi Gubitosa

Dopo due giornate nelle quali le due ticinesi hanno fatto bottino pieno, va in scena oggi la sesta giornata, almeno per le nostre squadre, dato che altre sono alla quinta o alla settima. I Tigers (in campo alle 17.30 a Vevey) e la Sam (a Neuchâtel alle 18) hanno davanti due sfide che, classifica alla mano, si direbbero opposte: i bianconeri affrontano un Vevey che sinora ha mostrato ottime cose e veleggia a quota 8, mentre la Spinelli affronta il fanalino di coda e ancora a zero dei vicecampioni neocastellani. In altre parole, pericoli evidenti per i ragazzi di Montini, trasferta senza troppi patemi d’animo per la Sam. Ma sarà davvero così? Questa stagione non è stata scevra di sorprese e quindi aspettiamoci risultati anche eclatanti, ma bisogna pure fare i conti con una realtà che si sta delineando in maniera concreta: ci sono differenti velocità di crociera che non sono garanzie assolute ma hanno pur sempre il loro significato: il Lugano è in crescendo e l’aver battuto il Monthey all’overtime è stata un’iniezione di fiducia di non poco conto: Vevey ha perso due gare, in casa contro Starwings e a Massagno due sconfitte "opposte", se vogliamo.

Montini li teme. «È una squadra che ha quattro stranieri e due svizzeri di peso come Dubas e Kübler. Soprattutto Dubas, anima di questa squadra, rimane una spina nel fianco per tutte le avversarie. Poi va considerato che loro giocano in casa e Vevey è sempre stata una bolgia perché l’essere tornati in A è una spinta notevole».

Un Lugano in serie positiva con una vittoria super. «Certamente aver vinto in Vallese è stato un segnale importante per i ragazzi, soprattutto a livello di autostima e di consapevolezza. All’immagine di un Ross che, senza pretendere che faccia sempre 8 su 11 dai 3 punti, ha capito che giocando di squadra si costruisce dei tiri migliori e diventa più efficiente. Diciamo quindi uno stimolo a crescere ulteriormente».

Anche perché la difesa non è proprio un bunker. «Infatti, questo rimane un tassello da mettere a posto. Ci stiamo lavorando ma è evidente che difendere costa determinazione collettiva, impegno e concentrazione e non sempre queste componenti ci sono in maniera costante. Dobbiamo crescere, non c’è dubbio».

Nessun dubbio sull’esclusione di Zinn. «Purtroppo lamenta uno stiramento e non vogliamo rischiarlo. Anche perché poi c’è la pausa per la Nazionale e quindi sarà importante averlo dopo il 19».

Per la Sam, almeno a detta di coach Gubitosa, la trasferta è tutto fuorché semplice. «Giocare in trasferta contro una squadra ancora al palo e prima della pausa della Nazionale è quanto di peggio ci sia a livello mentale. Dobbiamo credere sin dal primo minuto che di fronte abbiamo un Olympic: lo dico io ma devono farlo i giocatori, ed è ciò che mi preoccupa perché è una classica buccia di banana».

Scaramanzia a parte, la Spinelli è di un altro pianeta. «Forse sulla carta, ma dobbiamo dimostrarlo in campo. Non è la prima volta che la testa va dove non dovrebbe e spero che il passato serva come stimolo. Non avrò Marko Mladjan perché la botta al braccio è ancora notevole. Per il resto siamo tutti pronti. Poi avremo una decina di giorni animati per le assenze dei nazionali (R. Kovac, Zoccoletti e anche Galloway) però sarà un importante momento per ricaricarci. Ma prima, lo ribadisco, voglio i due punti a Neuchâtel».

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