CICLISMO

Stefan Küng, il terzo posto della consapevolezza

Sul podio alla Roubaix, il turgoviese ha chiuso una campagna del Nord che lo ha visto quattro volte nella top 10. Adesso, obiettivo puntato sul TdF

18 aprile 2022
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Terzo posto al Gp E3, quinto al Giro delle Fiandre, ottavo all’Amstel Gold Race e terzo alla Parigi-Roubaix, alle spalle dell’olandese Dylan van Baarle e del belga Wout van Aert. Per Stefan Küng la stagione delle classiche è stata eccellente. Nonostante non sia arrivata la vittoria, il turgoviese è sempre stato grande protagonista, ciò che gli apre nuovi palcoscenici per gli anni a venire. La primavera lo ha trasformato da outsider a serio contendente per la vittoria... «Ho compiuto un grande passo avanti – ha affermato dopo il suo primo podio in una classica monumento –. Adesso so di poter seguire i migliori sino alla fine. E con questa consapevolezza si riesce a mantenere la calma anche nei frangenti più difficili».

Come, ad esempio, quando il forcing della Ineos ha spezzato in due il plotone, con ancora 200 km da pedalare. Una situazione che ha costretto Jumbo, Alpecin e Groupama a lavorare per un ricongiungimento avvenuto soltanto a pochi metri dall’inizio della Foresta di Arenberg... «È stato l’unico errore di tutta la giornata. Mi sono lasciato sfilare per un bisogno fisiologico e quando sono tornato davanti, 60 corridori si erano volatilizzati come d’incanto». Nella rincorsa qualche energia, soprattutto mentale, l’ha sicuramente lasciata per strada, ma alla fine Küng ha ancora avuto la lucidità per essere lì davanti e per seguire Van Aert quando il belga ha piazzato l’accelerazione decisiva per cercare di andare a riportarsi su Van Baarle, Mohoric, Lampaert e Devriendt: operazione che ha permesso di recuperare tutti tranne l’olandese della Ineos. «Ho ottenuto il massimo, non potevo fare di più – ha aggiunto Küng che nel velodromo ha cercato di sorprendere tutti lanciando uno sprint da molto lontano –. La mia campagna del Nord è stata molto buona, il podio a Roubaix addirittura stupendo».

Adesso il turgoviese si concederà qualche giorno di pausa. Non prenderà parte al Tour de Romandie, al via tra una settimana, ma tornerà in gruppo per il Tour de Suisse, con l’obiettivo puntato sul Tour de France e sulla prima maglia gialla, messa in palio nel Grand Départ di Copenaghen.

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