Nuoto

‘Ora che sono arrivato in alto, l’importante è restare in alto’

Noè Ponti, dopo gli ottimi risultati ai Campionati svizzeri, guarda agli Europei e ai Mondiali che si svolgeranno in estate

Noè Ponti
(Keystone)
28 marzo 2022
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Disturbo Noé Ponti durante il suo pomeriggio libero: «Sono rientrato sabato sera da Zurigo; ieri mi sono allenato e oggi sono in pausa: da domani inizieranno i grossi carichi aerobici» risponde, ridendo. È raggiante, in quanto i risultati ottenuti ai Campionati svizzeri in vasca lunga di Uster fanno ben sperare per il proseguimento della stagione: «Nonostante non li avessimo preparati a puntino, e nonostante sia un momento molto impegnativo della stagione, sono molto soddisfatto dei tempi che ho nuotato. Con Massimo (Meloni, il suo allenatore, ndr.) volevamo fare qualcosa di diverso questa volta. Ci siamo focalizzati sui 200 delfino, in particolar modo sulla prima frazione. A Uster sono riuscito a "passare" più veloce del solito (53.40, ndr) e forse ne ho risentito nella seconda parte della gara. Ho nuotato comunque un ottimo tempo e ciò mi rassicura: significa che, una volta che avrò raggiunto uno stato di forma ottimale, potrò gestire il secondo cento in modo migliore, potendo migliorare ancora il mio crono».

Ed effettivamente l’1:55.49 nuotato da Noé è un crono di buon livello: a poco meno di mezzo secondo dal suo primato nazionale è il terzo tempo dell’anno al mondo e il primo in Europa. Modesto come sempre, il locarnese fissa gli obiettivi per la prossima estate: «Tanto per Roma (i Campionati europei di nuoto dal 11 al 21 agosto, ndr.), quanto per Bucarest (i Mondiali dal 14 al 30 luglio, ndr.) l’obiettivo è la qualificazione per le finali. Chiaramente mi piacerebbe vincere la mia prima medaglia agli Europei, che dopo l’argento ai mondiali di Abu Dhabi e il bronzo olimpico è quella che mi manca; ma non ne faccio un’ossessione. La concorrenza sarà agguerrita e credo che l’importante, ora che sono arrivato in alto, sia restare in alto e quindi gareggiare alla pari con i migliori. Poi si vedrà. Non sarà un’estate semplice, anche perché le due competizioni si svolgeranno nell’arco di sole sei settimane».

Certo è che, dopo Uster, le prospettive in vista dell’estate sono ottime, considerato che il 51.52 nuotato nei 100 delfino (miglior prestazione del campionato) risulta essere il secondo miglior crono dell’anno, alle spalle del rivale ungherese Kristof Milak: «Ho avuto ottimi riscontri sia nei 100 che nei 50 (vinti in 23.63, dopo il 23.49 nuotato nelle eliminatorie, ndr.) e questo nonostante non mi stia allenando nella velocità pura. La preparazione si sta focalizzando sui 200 e tutto ciò che di buono arriva nelle altre prove, mi rinfranca perché significa che siamo sulla strada giusta. Anche l’argento nei 100 dorso è stato inaspettato: è una gara che non avevo per nulla preparato».

Tante gioie per il Ticino

Noé non è l’unico ticinese a poter gioire terminato il Campionato svizzero di quest’anno. Benjamin Pfeiffer, per esempio, ha consolidato la propria posizione ai vertici del dorso nazionale, collezionando tre argenti con degli ottimi tempi: 25.60, 56.25 e 2:03.14, battuto unicamente dal bronzo europeo Roman Mityukov. Un argento l’ha ottenuto anche Giulia Capuano: la sedicenne momò è giunta seconda nei 200 stile libero in 2:06.57. In casa NS Locarno tre medaglie per Paul Niederberger, secondo nei 1500 stile libero e terzo nei 400 e 800 crawl; bronzo anche per la compagna di squadra Sharon Marcoli, terza nei 200 delfino in 2:15.70.

Non si possono dimenticare i "ticinesi d’oltre Gottardo", che si stanno ritagliando anche fuori dal cantone il loro spazio ai vertici del nuoto nazionale. Dati per assodati i risultati di Maria Ugulkova, che anche quest’anno è risultata l’atleta più vincente del campionato dall’alto delle sue sei medaglie d’oro (tre individuali e tre di squadra), vi sono tre suoi compagni di squadra che hanno brillato al campionato di quest’anno, contribuendo alle fortune del Sc Uster Wallisellen: Tamas Terner (bronzo nei 200 stile libero in 1:52.46), Igor Saric e Andrea Mozzini Vellen, tre quarti della staffetta 4 x 200 stile libero, insieme ad Antonio Djakovic, vincitrice sabato della medaglia d’oro. «A Uster abbiamo trovato una fantastica situazione che ci permette di conciliare lo studio universitario e l’attività sportiva d’alto livello» confida Andrea Mozzini Vellen, che ai campionati nazionali ha vinto anche l’argento nella 4x100 stile libero, in 50.36 secondo miglior frazionista della sua squadra. «È stato bello ritrovarsi qui con Igor e Tamas (Saric e Terner, ndr.) dopo essere stati rivali in Ticino sin da quando eravamo piccoli. Questo ha creato un ambiente ancora più familiare, in una società che ci ha accolti a braccia aperte».

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