
Perde di poco il Lugano, dopo una partita decisamente gagliarda. Vince la Spinelli, con un rush finale nell’ultimo quarto (21-6) contro Swiss Central. La partita dei bianconeri è stata da incorniciare, e avessero avuto qualche distrazione in meno (un eufemismo, se si pensa a ben 18 palle perse) avrebbero potuto ottenere una bella vittoria. In fondo il Neuchâtel è una bella squadra, completa in ogni reparto e con due pedine come Colon (16 punti) e Fofana (18), oltre ai 15 di Popovic nei momenti cruciali, che hanno avuto difficoltà sotto le plance (solo 5 rimbalzi offensivi). Il Lugano ha lottato alla grande, e se qualche decisione arbitrale fosse stata meno... fantasiosa, evidenti due ‘flopping’ fischiati invece come sfondamenti e pesi diversi nei contatti, magari si arrivava ad altro. Ma, come si diceva, 18 palle perse e 7 errori dalla lunetta pesano non poco.
Un gran bel Lugano nei primi 20 minuti: una difesa a zona abbastanza efficace ha messo spesso in difficoltà il Neuchâtel. I neocastellani scappano (12-5 al 3’) ma i bianconeri non demordono, giocano con intelligenza e sfruttano gli spazi; un 11-2 di parziale li porta avanti di 2 (16-14 al 7’). Poi gli ospiti reagiscono, e basta in paio di palle mal giocate per dare un 9-0 a favore che mette il risultato sul 18-23 alla prima pausa. Secondo tempo in fotocopia, con Neuchatel a fuggire in avanti di 10 (22-32 al 3’), ma la reazione bianconera è buona e con un 8-0 prima e un 7-3 poi vanno sul 37-35, al 9’. Però basta un errore e Neuchâtel si porta a +3 sulla sirena, sul 37-40. Interessante il fatto che gli ospiti non han preso un rimbalzo offensivo in 20 minuti! Criswell 32 punti, Humphrey 12, Roberton 18, 9 Stevanovic e briciole per gli altri. Nel terzo quarto il Neuchâtel si ritrova nel tiro da 3 (5/6 nel parziale di quarto): infatti Colon prima e poi Popovic, con 8 punti consecutivi riportano gli ospiti a +10 (43-53). Il Lugano torna comunque sotto grazie a un 7-0 al 7’ (48-53), ma poi Anhabir e Fofana colpiscono dalla lunga distanza per il 53-64 al 30’. Nell’ultimo quarto, invece, tornati a -12 (54-66) al 2’ i Tigers rifanno superficie e dal 59-70 al 4’ arrivano al 65 -70 al 6’. Carattere da vendere e grande abnegazione per recuperare fino al 73-75, con la tripla di Criswell e due liberi a 85 secondi dalla sirena. Il 2+1 di Fofana chiude però la contesa sul 75-80.
Sul fronte di Massagno, invece, partenza partenza lenta per una Spinelli senza Kovac, in una gara che comincia punto a punto. Poi un 13-2 in 4’ minuti per la Sam per il 20-14, poi avanti a fisarmonica fino alla pausa (25-20 al 10’). Si arriva quindi sul 36-27 al 6’, ma Swiss Central ribalta tutto con un 9-0, e alla pausa si arriva sul 41-40. Sul conto dei ticinesi pesa la decina di punti in contropiede, banalmente regalati. Terzo quarto ancora punto a punto, con gli ospiti che rispondono a tono fino ai due minuti conclusivi, quando Massagno scappa sul 64-58. Trend continuato all’inizio di ultimo quarto: 69-60 al 2’, 75-62 al 6’ e 80-63 all’8’, prima del definitivo 85 a 64. Per la Sam 21 punti di Williams, 16 di Nikolic, 14 di Dusan e 12 di Marko Mladjan.
Perde di poco il Lugano, dopo una partita decisamente gagliarda. Vince la Spinelli, con un rush finale nell’ultimo quarto (21-6) contro Swiss Central. La partita dei bianconeri è stata da incorniciare, e avessero avuto qualche distrazione in meno (un eufemismo, se si pensa a ben 18 palle perse) avrebbero potuto ottenere una bella vittoria. In fondo il Neuchâtel è una bella squadra, completa in ogni reparto e con due pedine come Colon (16 punti) e Fofana (18), oltre ai 15 di Popovic nei momenti cruciali, che hanno avuto difficoltà sotto le plance (solo 5 rimbalzi offensivi). Il Lugano ha lottato alla grande, e se qualche decisione arbitrale fosse stata meno... fantasiosa, evidenti due ‘flopping’ fischiati invece come sfondamenti e pesi diversi nei contatti, magari si arrivava ad altro. Ma, come si diceva, 18 palle perse e 7 errori dalla lunetta pesano non poco.