CICLISMO

Donna con il cartellone, chiesti 4 mesi con la condizionale

A Brest si è aperto il processo contro la 31enne che aveva provocato una caduta generale nella prima tappa dell’ultimo Tour de France

14 ottobre 2021
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Quattro mesi con la condizionale: è questa la pena richiesta dal procuratore pubblico Solenn Briand nei confronti della donna all’origine della caduta generale nella prima tappa del Tour de France 2021. La 31enne aveva imprudentemente esposto un cartellone con gli auguri per i nonni, cartellone contro il quale era andato a cozzare Tony Martin che aveva poi trascinato a terra praticamente tutto il gruppo. Solenn Briand ha sottolineato come la giovane donna (31 anni) ha “riconosciuto la pericolosità del suo comportamento” e ha espresso il suo rincrescimento.

Vestita con pantaloni e pullover blu, la 31enne disoccupata e incensurata, al suo arrivo al tribunale ha evitato le telecamere. Il suo avvocato, Julien Bradmetz, che aveva inutilmente chiesto lo svolgimento a porte chiuse, ha presentato la sua cliente come una “personalità da molti anni fragile. Una fragilità che si è decuplicata, tant’è che oggi la mia cliente vive un inferno”.

In un primo tempo il Tour de France aveva espresso l’intenzione di far causa alla donna, ma in seguito ha fatto marcia indietro, in modo da “appianare le cose”. Diverso il punto di vista dell’organizzazione internazionale Ciclisti professionisti associati, la quale si è costituita parte civile: “Mostrando alle telecamere il suo cartellone, la donna ha fatto cadere una cinquantina di corridori, alcuni dei quali sono stati costretti al ritiro a causa di ferite serie”.

Davanti al tribunale correzionale di Brest, la donna rischia una pena di un anno e un massimo di 15’000 euro di multa.

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