Nuoto

Mezzo secolo di Castello, quanti campioni, quante storie

Importante anniversario per il Meeting natatorio di Bellinzona giunto alla 50esima edizione. Dano Halsall ‘padrino’ della manifestazione

Dano Halsall
3 giugno 2021
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Raggiunge un anniversario importante il Meeting del Castello, che giunge questo fine settimana alla sua cinquantesima edizione. L’importante kermesse bellinzonese è per mezzo secolo stata sinonimo di grande nuoto, essendo stata capace, nel corso degli anni, di rinnovarsi e di portare all’ombra dei castelli il meglio del nuoto mondiale, nazionale e cantonale, risultando poi essere un appuntamento faro all’interno del calendario europeo e nazionale.

Dano Halsall e gli altri nazionali

La fama del Meeting natatorio della capitale è anche legata fortemente a un evento ancora vivo nella memoria dei frequentatori del bagno pubblico dell’epoca: è il 21 luglio del 1985 e il ginevrino Dano Halsall ha appena stabilito il record mondiale sui 50 stile libero, spodestando lo statunitense Robin Leamy che resisteva ai vertici della disciplina dal 1981. Sono gli anni d’oro del nuoto elvetico: Halsall (medaglia d’argento ai Mondiali di Madrid del 1984 e quarto alle Olimpiadi del ’88 a Seul), insieme a Stefan Voléry, Etienne Dagon (primo e unico svizzero a salire su di un podio olimpionico, a Los Angeles nel 1984, bronzo nei 200 rana in 2:17.41), Marie-Thérèse Armentero (bronzo mondiale nei 50 stile libero nell’86) e Patricia Brülhart sono i membri di una delle formazioni rossocrociate di maggior successo, protagonisti del nuoto continentale e mondiale degli anni ‘80, che hanno legato il proprio nome e i propri trionfi a un assidua frequentazione del Meeting del Castello.

Due record sono ancora di Flavia

Una manifestazione che, sin dagli albori, è stata apprezzata per saper attirare campioni da ogni parte del mondo (nel 1987 la neozelandese Sylvia Hume, campionessa del Commonwealth e selezionata per le Olimpiadi dell’anno successivo, aveva vinto il premio come migliore atleta), la kermesse ospitò sul cambio di decade Sylvia Poll, costaricana medaglia d’argento alle olimpiadi nei 200 stile libero in 1'58''67 alle Olimpiadi di Seul nell’88. Al Meeting del Castello nel 1989 e nel 1990 (dove fu la migliore atleta grazie ai suoi 30.15 e 30.09 nei 50 dorso e dove fece registrare il primato dei 200 stile libero in 2:04.49 che resiste tuttora), alla sua seconda apparizione fu accompagnata dalla sorella minore Claudia, allora diciottenne, la quale sei anni più tardi si sarebbe laureata campionessa olimpica sui 200 stile libero ad Atlanta. Ma gli anni ’90 furono soprattutto degli svizzeri: Karel Novy (tre volte bronzo europeo), Remo Lütolf (argento europeo nel 2003), Flavia Rigamonti (la nuotatrice svizzera di maggior successo di tutti i tempi, della quale resistono ancora due primati del campionato). Dagli anni 2000 a oggi vi è stata una leggera flessione nei risultati da parte di atleti confederati, a favore di quotatissime squadre italiane capaci di schierare grandi campioni a ogni edizione (Alessandro Calvi, Paolo Villa, Arianna Castiglioni e Matteo Rivolta per citarne solo alcuni). Sono stati questi anche gli anni che hanno segnato l’arrivo di diversi atleti provenienti dall’Est, al Castello sotto la sapiente guida di Guennadi Touretski, capace di formare atleti del calibro di Andrii Govorov, Darya Zavina e Andreii Grechin (due volte argento e una volta bronzo con la staffetta russa, primo atleta a scendere sotto il muro dei 50 secondi al Bagno pubblico di Bellinzona). 

Un ‘50 stile’ speciale

Mezzo secolo di grandi nomi, i quali giocoforza dovranno mancare l’importante anniversario di questa edizione. Si troverà comunque il modo di festeggiare: «Per celebrare i primi cinquant’anni di vita del Meeting abbiamo immediatamente pensato di mettere al centro l’evento più significativo della sua storia, il primato mondiale di Dano Halsall del 1985. Per questo motivo la giornata di sabato si concluderà con una finale “all’australiana” sui 50 stile libero» ci ha spiegato, l’organizzatrice, Elena Nembrini «si tratta di una prova su tre round che prevede due sfide a eliminazione dei due concorrenti più lenti e una finale con i quattro concorrenti rimasti. Una tipologia di sfida che normalmente regala grande spettacolo a pubblico e atleti». Spettacolo che sarà comunque garantito dalla presenza di interessanti atleti provenienti dall’estero «Dovendo limitare (per rispettare le direttive anti-Covid ancora vigenti, ndr) le partecipazioni a nuotatrici e nuotatori nati prima del 7 giugno 2000, i quali non abbiano dunque ancora compiuto i 21 anni di età, si è ridotta per noi la possibilità di annoverare tra gli iscritti alcuni atleti che, considerata anche la vicinanza dei Giochi olimpici, avrebbero volentieri fatto tappa a Bellinzona nel loro percorso di avvicinamento a Tokyo. Fortunatamente con i nuovi allentamenti l’attraversamento del confine è stato reso più semplice, permettendoci così di poter accogliere delle squadre italiane (saranno sei al via, ndr) e una francese. La loro presenza non sarebbe possibile senza l’aiuto dei nostri sponsors Bontasana, Geo Edil, Rdp fiduciaria, Cassoni color e Ticino color, oltre al supporto di Bellinzona sport che unitamente ai nostri collaboratori renderanno possibile lo svolgimento del Meeting. Ci saranno poi le squadre d’oltre Gottardo e, naturalmente Noè Ponti, il quale sarà il “pezzo pregiato” dell’edizione di quest’anno».

E chissà che non possa avvenire un passaggio di consegne quando durante le premiazioni di sabato pomeriggio, Noè incontrerà Dano Halsall, “padrino” della manifestazione. Un passaggio di consegne simbolico, tra il rappresentante della generazione vincente degli anni ’80 e quello della generazione attuale, che si spera regalerà ai colori rossocrociati altrettanti successi nel prossimo futuro.

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