CICLISMO

Giro, Spreafico non supera il test. Ma dell'antidoping

Risultati anomali in due campioni raccolti il 15 e il 16 ottobre sulle strade d'Italia. Ne dà notizia l'Uci, annunciando la sospensione provvisoria del 27enne

Stavolta a far discutere non sono i test per il Covid (Keystone)
22 ottobre 2020
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L'annuncio dell'Uci parla di 'risultati anormali', portando alla luce il caso di Matteo Spreafico, corridore italiano della Vini Zabu, che si ritrova provvisoriamente sospeso dopo un controllo antidoping non del tutto chiaro. «Spreafico – si legge nel comunicato dell'Unione ciclistica internazionale – è stato notificato dopo l'esito di due risultati anormali riguardo all'Enobosarm in due distinti campioni prelevati al Giro il 15 e il 16 ottobre». L'Enobosarm, meglio noto come ostarina, è una sostanza in fase di sperimentazione per il trattamento di problematiche come l'osteoporosi o la perdita di massa muscolare. In ogni caso, il prodotto è messo al bando dall'Agenzia mondiale antidoping, che lo classifica come anabolizzante.

«Conformemente al regolamento antidoping dell'Uci – si legge ancora nella nota – è stato sospeso fino a che il suo caso verrà giudicato». Ventisettenne comasco, Spreafico era passato alla Vini Zabu (squadra di seconda fascia mondiale) nel corso della stagione, ed era alla sua prima partecipazione al Giro.

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