CICLISMO

Tadej Pogacar è il nuovo re di Francia

Grazie all'impresa della Planche des Belles Filles, sabato, il ventiduenne sloveno diventa il secondo vincitore più giovane della storia del Tour de France

Keystone
20 settembre 2020
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Tadej Pogacar è il nuovo re di Francia. L'incoronazione è avvenuta sui Campi Elisi, al termine di una Grande Boucle decisa sull'ultima salita, al penultimo giorno di gara. Da 58" di ritardo a Lure a 59" di vantaggio alla Planche des Belles Filles, 36,2 km dopo. Questo è il capolavoro del giovane sloveno, ventidue anni domani (quale modo migliore di festeggiare?), che ha detronizzato il connazionale Primoz Roglic proprio quando si pensava che il successo del capitano della Jumbo fosse indiscutibile. Ma il trentenne, maglia gialla per undici giorni, proprio sul più bello non è riuscito a competere con il più giovane connazionale: perdeva 13" dopo 14,5 km e 36" ai piedi della salita, per concludere con un pesantissimo ritardo di 1'56".

Ma non è stato Roglic (5º) a deludere, è stato Pogacar a sorprendere. Alla sua seconda stagione da professionista e al primo TdF, alla Planche des Belles Filles ha relegato Tom Dumoulin (2º) a '21" (stesso ritardo di Richie Porte che ha strappato il terzo posto nella generale al colombiano Lopez) e 1'31" a Wout van Aert... «Faccio fatica a realizzare – ha sottolineato il giovane della Uae –. Avrò bisogno di parecchio tempo, mi sembra che la testa sia sul punto di esplodere. E pensare che ero già contento del mio secondo posto... Sinceramente non credevo possibile recuperare tutto quel tempo a Roglic, di certo ha avuto una giornata difficile. Soltanto dopo aver tagliato il traguardo mi sono reso conto di aver vinto il Tour». Pogacar è il secondo più giovane trionfatore alla Grande Boucle, dopo Henri Cornet nel 1094 (ma a tavolino). Era dal 1989, quando Greg Lemond aveva superato di 8" Laurent Fignon nella cronometro dell'ultimo giorno chiusa sui Campi Elisi, che la corsa in giallo non conosceva un simile sconvolgimento.

Oggi, invece, tradizionale passerella parigina conclusiva, dove a imporsi in una tappa assolutamente senza influssi sulla graduatoria finale è stato l'irlandese Sam Bennett, che regolato in volata il plotone

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