BASKET

Nba e Giochi, braccio di ferro tra Lega e giocatori

I giocatori stupiti dalle date proposte dalla Lega per la stagione 2020/21, la cui regular season potrebbe scattare il 1 dicembre. Roberts: 'Sono sorpresa'

Keystone
5 giugno 2020
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Neanche il tempo di festeggiare la ritrovata armonia tra Nba e giocatori ai tempi del Coronavirus, che le date su quando far partire la nuova stagione stanno già creando nuove tensioni. A mettere fretta ai vertici della Lega è l'esigenza di portare alle Olimpiadi di Tokyo il Dream team a Stelle e striscie, quindi anticipare l'avvio della stagione 2020/2021. L'associazione giocatori si è però detta sorpresa delle date annunciate dalla Nba del futuro campionato, che inizierebbe con i training camp meno di un mese dopo la fine della finale, e una off-season tanto ridotta potrebbe non essere apprezzata da alcuni giocatori. Un inizio all'1 dicembre invece che a Natale - come era stato previsto da molti nelle ultime settimane - permetterebbe ai giocatori Nba di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo, ma anche di evitare la concorrenza dell'inizio della stagione del Football americano per quanto riguarda la fine dei playoff, il Draft e il mercato dei 'free agent'. Rimane però il fatto che l'annuncio di quelle date senza prima consultarsi con l'Associazione dei giocatori ha creato un po' di frizione tra due parti che fino a questo momento hanno collaborato — almeno pubblicamente — mostrando grande unità: nelle prossime settimane bisognerà risolvere anche questi nodi di una situazione inevitabilmente complicata dalla sospensione peril coronavirus.

Secondo Espn, il direttore esecutivo dell'associazione Michele Roberts ha espresso preoccupazioni per le scadenze delineate dalla Lega, che vedrebbe i campi d'alleamento prestagionali iniziare già il 10 novembre, meno di un mese dopo la teorica ultima data possibile per la finale (12 ottobre). «Sono rimasta sorpresa quando l'ho visto» ha detto Roberts, parole che promettono battaglia visto che la Nba dovrà contrattare quelle date con l'associazione giocatori, con cui divide al 50% i ricavi complessivi di ogni stagione. Insomma, tra Lega e sindacato dei giocatori ci sarà ancora molto da discutere per poter consentire al dream team Usa di andare a canestro alle Olimpiadi di Tokyo

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