Unihockey

Quante novità in casa Sum

Presidente, allenatore e tre straniere: ventata d’aria fresca alla ‘Sportiva’, alle porte della storica stagione di Lega nazionale A

14 settembre 2019
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La storica promozione in Lega nazionale A della passata stagione, oltre alla giustificata euforia per il brillante risultato sportivo, ha portato dei cambiamenti significativi in seno alla Sportiva Unihockey Mendrisiotto. La Sum nei mesi estivi ha completato un riassetto societario resosi necessario dall’uscita di scena (come presidente) di Davide Rampoldi e di Christian Crivelli (vice), il cui ruolo di apprezzati arbitri di Lega nazionale A – la coppia, tra l’altro, è stata eletta quale la migliore del passato campionato – avrebbe potuto creare equivoci circa un teorico conflitto d’interessi. Il testimone è stato così raccolto da Fabrizio Zanetti, proveniente dalla Capriasca, già membro di comitato – citiamo dal sito della Sum – “responsabile del settore attivi, il quale garantirà la genuinità dell’impegno del sodalizio arancionero nella formazione e nello sviluppo delle e dei giovani”. «Ho accettato l’incarico con piacere – esordisce Zanetti – perché sono ormai quasi vent’anni che sono nel mondo dell’unihockey. Ne ho ormai viste tante...».

Tra le responsabilità principali del nuovo numero uno della Sum vi è naturalmente la gestione della prima squadra femminile, militante per la prima volta nella storia del movimento cantonale, in Lega nazionale A. Una squadra anch’essa confrontata a un importante cambiamento, l’avvicendamento in panchina tra Amos Coppe e Michel Betrisey, artefici della cavalcata del passato campionato, e l’italiano Raimondo Minervino, l’head coach che ha raccolto un’eredità piuttosto pesante, per quanto gratificante (all’attivo vanta due partecipazioni ai Mondiali maschili con l’Italia, nel 2002 e 2004). «I due ex allenatori – ricorda Zanetti – ci avevano già manifestato prima del termine della stagione l’intenzione di non continuare con noi (Coppe allena la selezione rossocrociata femminile U19, Betrisey ha assunto la direzione tecnica del Verbano in Lnb, ndr). Ci siamo guardati attorno, abbiamo anche considerato profili di allenatori stranieri, ma la scelta è caduta su Raimondo, in assoluto la soluzione più convincente: ha già lavorato con noi in passato, anche se con gli uomini, è docente di educazione fisica laureato in scienze motorie, e sarà d’aiuto alle ragazze lungo un campionato anche molto duro sul piano atletico. Ha accettato la sfida che gli abbiamo lanciato, e lo vedo sempre più entusiasta. Riteniamo che sia l’uomo giusto».

Rosa confermata I cambiamenti in seno alla rosa riguardano per lo più le giocatrici straniere, tutte nuove. «Quelle che c’erano sono tornate in patria, hanno avuto proposte anche di Lna nei rispettivi Paesi. Helmiina Stark (classe 1976) proviene dal massimo campionato finlandese (Jyväskylä). Pauline Fykla arriva da quello svedese. Il suo compagno è André Landin, in forza al Ticino, un aggancio del quale abbiamo approfittato per tesserarla. Sono giocatrici diverse dalle colleghe che le hanno precedute. Erano molto tecniche, mentre le nuove arrivate usano molto la forza e la corsa, qualità che in Lna sono molto utili, perché i ritmi sono superiori. Completa il terzetto la lettone classe 1991 Katrine Sleiva, giocatrice che ha militato nelle selezioni giovanili e nella Nazionale maggiore del suo Paese. C’è spazio ancora per una quarta straniera, ma preferiamo tenere la casella libera, nel caso dovessimo colmare una lacuna in corso d’opera». «Per il resto – chiude Zanetti –, l’organico è quello dello scorso anno. Un paio di innesti ci sono stati (due ragazze con doppia tessera). Va però detto che quasi tutte le ragazze sono rimaste, perché vogliono affrontare la sfida della Lega nazionale A».

Fabrizio Zanetti: 'Sfida affascinante, ma un po' di tensione c'è'

La sfida della Lna è affascinante, ma qualche preoccupazione la dà... «Come ho ricordato loro – puntualizza Zanetti – le ragazze hanno un buon amalgama. Possono fare bene, sanno come si gioca, anche ad alti livelli. Alcune di loro hanno già disputato campionati di Lna, ma è indubbio che ci debbano mettere anche del loro. Ci sarà da soffrire un po’ contro le corazzate del campionato, Piranha Coira, Skorpion Emmental, Kloten-Dietlikon Jets, squadre che da anni sono ai massimi livelli e possono vantare un bacino d’utenza ben più importante del nostro. Contro le altre ce la giochiamo. L’obiettivo è la salvezza. Tutto quello che dovesse arrivare in più, sarebbe un regalo che le ragazze possono farsi, per l’impegno che ci mettono». La sfida della Lna è affascinante, ma qualche preoccupazione la dà... «Come ho ricordato loro – puntualizza Zanetti – le ragazze hanno un buon amalgama. Possono fare bene, sanno come si gioca, anche ad alti livelli. Alcune di loro hanno già disputato campionati di Lna, ma è indubbio che ci debbano mettere anche del loro. Ci sarà da soffrire un po’ contro le corazzate del campionato, Piranha Coira, Skorpion Emmental, Kloten-Dietlikon Jets, squadre che da anni sono ai massimi livelli e possono vantare un bacino d’utenza ben più importante del nostro. Contro le altre ce la giochiamo. L’obiettivo è la salvezza. Tutto quello che dovesse arrivare in più, sarebbe un regalo che le ragazze possono farsi, per l’impegno che ci mettono».

La Sum può contare ancora sull’effetto entusiasmo generato dalla promozione, o nel frattempo si è un po’ affievolito? «Nelle più giovani è ancora vivo. Vogliono essere partecipi, ci tengono, vogliono stare a contatto con la prima squadra. Alcune giocatrici, penso soprattutto a quelle più esperte che sanno cosa le aspetta e quali difficoltà presenterà il campionato, sono invece un po’ timorose. Avvertono la pressione dell’esperienza nella massima serie. I festeggiamenti sono ormai un lontano ricordo, il debutto incombe, e qualcuna la tensione la avverte. Così è lo sport, anche nelle categorie più basse». 

 

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