basket

I Raptors azzannano i Warriors nonostante Curry

Il fenomeno di Golden State mette 47 punti ma senza Durant e Thompson non basta, Toronto si impone 123-109 e si riporta avanti 2-1 nelle Finals Nba

6 giugno 2019
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Ma quando ti ricapita di ritrovarsi in gara 3 di una finale Nba contro una delle squadre più forti della storia del basket, dominatrice delle ultime quattro stagioni (3 titoli e una sconfitta in finale) e sulla carta praticamente imbattibile, senza due elementi quali Kevin Durant (infortunato di lungo corso ma prossimo al rientro) e Klay Thompson (contrattura al bicipite femorale sinistro e rimasto in panchina per tutta la partita perché il rischio di farsi più male era troppo grande) – senza dimenticare il centro Kevon Looney (per lui serie per il titolo finita) –? Mai probabilmente visto che sia Durant sia Thompson sono ormai prossimi al rientro, a maggior ragione vista come si è messa la serie tra i loro Golden State e i Toronto Raptors, che alla Oracle Arena di Oakland hanno approfittato di un'occasione che sarebbe stato gravissimo sprecare e imponendosi 123-109 si sono portati avanti 2-1, riappropriandosi del fattore casa.

E questo nonostante uno Steph Curry da record (suo nuovo massimo nei playoff, 47 punti, di cui 25 già a metà partita) che ha cercato di caricarsi i campioni sulle spalle, ma che poco ha potuto di fronte alla solida prova di squadra dei canadesi, che oltre ai 30 punti del solito Kawhi Leonard hanno mandato altri cinque giocatori in doppia cifra, con in particolare i 23 di Kyle Lowry, ma anche le 6 triple (su 10 tentate) messe da Danny Green. Per i californiani solo Draymond Green (17 e 7 rimbalzi) ha spalleggiato a dovere Curry e così ora i Warriors sono nuovamente obbligati ad espugnare la Scotiabank Arena di Toronto se vogliono mettersi al dito il loro quarto anello negli ultimi cinque anni. Ma prima c'è da vincere gara 4, in programma domani (alle 3 della notte tra venerdì e sabato in Svizzera) ancora a Oakland.

Steph troppo solo

«Abbiamo lottano ma non è bastato – ha sottolineato Curry a fine gara – non possiamo pensare di vincere un altro titolo solamente con il nostro attacco, dobbiamo difendere meglio. Complimenti ai Raptors, hanno vinto meritatamente ma noi possiamo e dobbiamo fare di più a livello difensivo».

Parole confermate anche da un altro leader dello spogliatoio californiano, Draymond Green... «Una partita eccezionale da parte di Steph, il problema è che noi, io per primo, non lo abbiamo aiutato a sufficienza. Di solito quando gli avversari raddoppiano Steph noi li puniamo, stavolta è andata diversamente e dobbiamo prenderci tutti le nostre responsabilità».

Più pragmatico l'allenatore dei Raptors, Nick Nurse: «È una vittoria importante, ma ogni partita lo è».

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