CICLISMO

Sfida Roglic - Thomas sulle strade del Romandia

La 73ª edizione della corsa a tappe prenderà il via il 30 aprile da Neuchâtel per concludersi il 5 maggio a Ginevra, al termine di un percorso montagnoso

17 aprile 2019
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Primoz Roglic contro Geraint Thomas, ovvero il vincitore dell'ultima edizione contro il trionfatore del Tour de France. È questa la sfida più attesa che dovrebbe animare il 73° Tour de Romandie, in programma dal 30 aprile al 5 maggio tra Neuchâtel e Ginevra e che è stato presentato quest'oggi alla stampa. Sembra assodato che quest'anno a trionfare possa essere uno scalatore, al termine di una gara costruita su un percorso molto montagnoso. Ma i pretendenti a vestire l'ultima maglia gialla dovranno far di conto con quella che il direttore Richard Chassot ha definitio una vera “trappola”, una cronometro di 16,8 km inserita l'ultimo giorno nelle campagne di Ginevra. Nei giorni precedenti, i 140 corridori al via saranno attesi da strade difficili e da non poche avversità altimetriche. Dopo un prologo nervoso a Neuchâtel, il plotone pedalerà in direzione di La Chaux-de-Fonds (ovviamente non in linea retta), in una frazione che prevede cinque gran premi della montagna di 2ª categoria, tra cui quelli di Mauborget, la Vue des Alpes e la Tourne. Giovedì sarà un giorno riservato ai velocisti con l'arrivo a Morges, mentre venerdì, attorno alla città di Romont, la tappa dovrebbe sguinzagliare gli attaccanti. Il tappone capace di dare un volto forse definitivo alla classifica sarà in programma sabato, con l'arrivo a Torgon in provenienza da Lucens. In programma, prima degli ultimi 12 km al 6,5% di pendenza (massima 13%), con 25 (!) tornanti, anche la scalata del Jaunpass e del Col des Mosses. Nella stazione sciistica vallesana, il Romandia non arrivava più addirittura dal 1979, quando non si era però imposto uno scalatore, bensì Giuseppe Saronni. Domenica, ultima possibilità per scompaginare la classifica con una cronometro senza difficoltà altimetriche.

Detto del duello tra Roglic e Thomas, l'edizione 2019 proporrà pure la presenza di due ex vincitori quali il russo Ilnur Zakarin e lo sloveno Simon Spilak. Attenzione anche all'altro sloveno Tadej Pogacar (Uae Emirates), brillante al Giro dei Paesi baschi, e alla speranza belga Remco Evenepoel (Deceuninck). Gli svizzeri al via saranno ben 17, numero anomalo per l'attuale movimento ciclistico elvetico e reso possibile dalla presenza di una formazione diretta da Swiss Cycling, nella quale dovrebbero figurare  anche Simon Pellaud e Dylan Page (i nomi sono da confermare). La Groupama presenterà tre rossocrociati, Sébastien Reichenbach, Kilian Frankiny e Stefan Küng, con Steve Morabito costretto a una pausa a causa di un infortunio. Con la Dimenson Data, per contro, prenderanno il via Danilo Wyss e Gino Mäder.

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