CICLISMO

Il Tas sospende a vita l'ex diesse Bruyneel

Il belga era stato l'artefice delle sette vittorie di Lance Armstrong al TdF, ma pure il responsabile principale del doping sistematico alla Us Postal

25 ottobre 2018
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Johan Bruyneel, ex direttore sportivo di Lance Armstrong in occasione dei sette Tour de France vinti dallo statunitense tra il 1999 e il 2005 (poi ritiratigli per doping), è stato sospeso a vita da ogni attività sportiva. La decisione arriva dal Tribunale arbitrale dello sport (Tas) di Losanna. Il belga è stato punito per il ruolo avuto nel sistema di doping messo in piedi nella Us Postal, poi diventata Discovery Channel. Nel 2012 Bruyneel era stato sospeso per 10 anni dall'Associazione statunitense di arbitrato, incaricata di pronunciare le sentenze nei casi di doping. L'Agenzia antidoping mondiale (Ama) aveva però deciso di fare ricorso contro la sentenza, chiedendo la sospensione a vita del dirigente belga. Nelle motivazioni fornite quest'oggi, il Tas indica di non vedere «alcuna ragione per la quale la sanzione a vita non debba essere pronunciata nel caso in questione, a ragione dell'implicazione attiva su più anni del signor Bruyneel nel doping sistematico del ciclismo». Il Tas ha inoltre aumentato le sanzioni prese nei confronti di due complici spagnoli di Bruyneel e di Armstrong, il medico Pedro Celaya Lemaza e il massaggiatore Pepe Marti, il primo sospeso a vita, il secondo per 15 anni. In una lettera aperta, pubblicata sul suo account Twitter, Bruyneel ha «riconosciuto e completamente accettato i numerosi errori commessi in passato».

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