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Acque libere da scoprire

A otto anni dall’edizione di Agno, tornano in Ticino i Campionati svizzeri di open water, al Cst, sede nel 2015 degli Europei junior

(Ti-Press/Golay)
25 agosto 2018
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L’ultima edizione del Campionato nazionale organizzata nel nostro cantone, quella del 2010, si svolse ad Agno, e vide Swann Oberson imporsi sia sui 5 che sui 10 chilometri. La nuotatrice ginevrina l’estate seguente si laureò campionessa mondiale sui 5 chilometri nelle acque di Shanghai, conquistando la prima medaglia d’oro del nuoto svizzero in un Campionato del mondo.In questi ultimi anni, di fronte alla buona crescita di alcuni atleti che si sono ben distinti nelle gare in vasca – basti pensare ai recenti ottimi risultati ai Campionati europei di Glasgow – nelle prove in acque libere il nuoto elvetico stenta a trovare una, o un, erede della Oberson che sappia ben distinguersi in competizioni internazionali.

Sulle rive del Verbano, come si è detto, Swiss Swimming nel 2015 aveva organizzato i Campionati europei giovanili. Questa manifestazione sembrava poter essere una grande occasione per rilanciare il nuoto nelle acque libere. «Per quella occasione – ricorda Elena Nembrini,  head coach di Swiss Swimming per le selezioni di open water, per diversi anni allenatrice della plurititolata Swann Oberson – avevamo selezionato un gruppo di ottimi giovani nuotatori, con la speranza di poter accompagnare buona parte di loro nel processo di crescita sportiva necessario per diventare dei nuotatori di open water di alto livello. Tra questi, però, soltanto Federico Salghetti Drioli dello Schwimmclub Aarefish ha continuato con costanza e dedizione a focalizzarsi sul nuoto in acque libere».

Questo è specchio di un certo disinteresse da parte del nuoto agonistico riguardo a questa particolare disciplina. «È un po’ il destino dell’open water, in Svizzera in particolare. Non disponiamo purtroppo dello stesso bacino che hanno ad esempio nazioni come la Francia, l’Italia o la Germania, dove esistono una grande tradizione e una cultura del nuoto in acque libere. Anche i club che si interessano alla disciplina sono ben pochi. In Svizzera ancora molti atleti preferiscono concentrarsi sulle prove in piscina, questo nonostante privilegiare l’una non dovrebbe significare per forza abbandonare l’altra. Spesso e volentieri ottimi atleti di open water sono anche degli ottimi millecinquecentisti nelle prove in vasca: senza cercare esempi in atleti di altre nazioni, Swann Oberson è giunta quinta sui 1’500 agli Europei di Eindhoven lo stesso anno in cui si è classificata sesta alle Olimpiadi di Pechino sui 10 km in acque aperte».

Questione di pratica

La preparazione però è evidentemente qualcosa di molto particolare. «Questo è vero, ma è forse più una questione di “pratica”. Lo specialista di open water necessita giocoforza di sperimentare molte volte quanto di diverso c’è tra la competizione in piscina e quella in acque libere: il nuotare in gruppo, le onde, le boe, i rifornimenti, e tanti altri fattori. Per far questo, un atleta deve recarsi molto spesso all’estero, il che ha rappresentato molte volte un limite per i nostri atleti. Naturalmente, poi, le lunghe distanze impongono carichi d’allenamento molto elevati, che a loro volta impongono all’atleta diverse ore di lavoro, un numero di gran lunga maggiore ai colleghi “di vasca”. Per potersi allenare così tanto i nuotatori dovrebbero diventare dei semiprofessionisti».

Quali sono gli atleti da tener d’occhio? «Federico Salghetti Drioli, di cui abbiamo parlato, ed Ilias Eberhard. Sono i due giovani che sono stati selezionati per gli Europei giovanili di Malta di inizio luglio. Federico è giunto 16esimo, 8° del suo anno, mentre Ilias ha dovuto ritirarsi per un problema di salute. Sono due ragazzi che hanno capacità e volontà. Ci sarebbe poi Cherelle Oestringer tra le donne: è una ragazza che avrebbe avuto le qualità per andare a sostituire Swann come atleta di punta della Nazionale svizzera, ma per vari motivi così non è stato. La ticinese Claudia Pedroia della Turrita Nuoto potrebbe fare bene sia nei 5 sia nei 10 km. I bellinzonesi inoltre dovrebbero riuscire a ottenere un buon risultato anche nella staffetta 4 x 1’250 metri».

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