Tecnologia

Quando l'app ti tiene collegato... a tutto un mondo: scopriamole

Boom di software per videoconferenze, e-learning ma anche per feste virtuali: le nuove frontiere dei social.

16 marzo 2020
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Software per videoconferenze, per l'e-learning ma anche per feste virtuali compongono per intero la classifica delle app più gettonate in questi giorni di quarantena. Gli sviluppatori sono colossi come Google e Microsoft, ma anche realtà più piccole che ora, con l'epidemia, hanno l'occasione di farsi conoscere. L'ambiente lavorativo è quello più abituato al supporto tecnologico. Le videochat via Skype sono una realtà che da 15 anni permette alle aziende multinazionali e ai parenti lontani di vedersi e parlarsi come se fossero nella stessa stanza. La corsa globale allo smart working per sfuggire alla pandemia - più volte raccomandata dal governo italiano - rende ora necessari strumenti analoghi per potersi confrontare e coordinare tra persone che fino a ieri erano vicine di scrivania.

È così che alcune app, finora silenti nei negozi virtuali, hanno registrato un picco di download. Tra queste c'è Zoom, che si scarica gratuitamente su telefono, tablet e pc e consente di fare videochiamate tra molteplici utenti – in pratica riunioni aziendali – in cui è possibile condividere lo schermo del computer. Ad affiancarla, realtà più note come Hangouts di Google o Teams di Microsoft, votate al lavoro e non a caso parte dei pacchetti di programmi da ufficio delle due compagnie (G Suite e Office 365).

Queste piattaforme possono essere sfruttate anche per la didattica a distanza, che però può contare su prodotti ad hoc come Google Classroom, rodata e facile da usare per creare una classe virtuale, fare lezione e correggere i compiti. Alternative sono la californiana Edmodo e l'italiana WeSchool, gratuita per scuole medie e superiori, che negli ultimi giorni è stata presa d'assalto da insegnanti e studenti.

Ma la tecnologia viene incontro anche alla vita sociale, che il coronavirus ha azzerato nel mondo reale. E allora messaggi e chiamate su WhatsApp, Messenger o Snapchat non bastano più, soprattutto ai più giovani, che cercano un modo di stare insieme. A loro si rivolgono Glide, con cui si chatta non con parole ed emoji, ma con videomessaggi, e HouseParty, un social in cui ci si incontra tra amici online, in video, per fare festa in una casa virtuale.

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