Sottile, leggero, bello da vedere e un po' più veloce dei predecessori. Alla prova dei fatti l'ultimo MacBook di Apple è una scommessa riuscita: in brevissimo tempo, durante il nostro test, si è conquistato un posto fisso sul tavolino in vetro a fianco del divano, relegando gli altri portatili di casa alla scrivania.
L'ultimo ultrabook di Cupertino si è riuscito a colonizzare una zona della casa che fino ad ora era appannaggio solamente di smartphone e tablet. Grazie alle sue dimensioni (meno di 20 per 30 centimetri, come i predecessori) è diventato in breve tempo il computer preferito per sbrigare piccole faccende direttamente dal sofà.
La versione concessaci in prova da Apple è quella meno potente di tutti, con processore Intel m3 dual core a 1,2 GHz. Francamente l'impressione è che questa macchina non sia una scheggia, dato che più di una volta ha evidenziato diversi momenti di... indecisione nel ripartire dopo una pausa o nel eseguire compiti un po' più impegnativi del semplice navigare su internet o scrivere documenti. Problemi che dovrebbero essere facilmente aggirabili se si è disposti a pagare qualcosa in più per un MacBook con processori i3, i5 e i7.
Detto ciò, gli 8 megabyte di Ram e il disco da 256 gigabyte del modello datoci in prestito sono assolutamente in linea – se non leggermente superiori – con i portatili della stessa gamma e possono comunque essere aumentati rispettivamente a 16 e 512 con un sovrapprezzo. Lo schermo da 12 pollici con tecnologia Retina, invece, non ha nulla da invidiare ai portatili di gamma più alta prodotti da Apple e la batteria regge molto bene ad un utilizzo giornaliero.
Rispettando lo spirito minimalista del modello, Apple ha dato al MacBook una sola porta Usb Type-C (con supporto per Usb 3.1 e DisplayPort) per comunicare con il mondo. Nella nostra prova è stata utilizzata unicamente per la ricarica, dal momento che tutti i file sono stati salvati direttamente in cloud. È però vero che, qualora sia necessario attaccare una periferica aggiuntiva a questo apparecchio, servirebbe un adattatore.
Lasciando a voi il giudizio sulla tastiera con sistema buttefly (o la si a ma o la si odia), diremo che il MacBook è un gingillo di cui è facile innamorarsi: è piccolo, carino e leggerissimo. Può essere facilmente messo in una borsa o un borsone oppure, per fare bella figura, portato sottobraccio. La versione con processore m3 mostra qualche limite di potenza e quindi, molto probabilmente, vale la pena pagare qualcosa in più e assicurarsi una CPU di gamma più elevata.
L'unico vero contro dei MacBook di ultima generazione è il prezzo: la versione che abbiamo provato, in Svizzera costa 1'479 franchi, che possono salire fino a 1'974 se si opta per una CPU i7 e 16 Gb di Ram. La versione con 512Gb di disco parte da 1'829 con processore i5 e 8Gb di Ram. Prezzo che può salire fino a 2'214 per la versione a 16Gb di Ram e CPU i7.