Racconto della settimana

L'aragosta blu

30 settembre 2015
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Il commissario-capo Dora Bifasi guarda perplessa quello strano rettangolo bianco, sulla parete sporca del fatiscente Centro Culturale. A lume di naso le pare che il furto con scasso perpetrato la notte precedente abbia avuto il solo scopo di sottrarre proprio quel quadro. Ma il custode delle parti ancora utilizzabili del decrepito palazzone proprio non sa di cosa si trattasse.

“ C’è in uno storage room un very old computer, dove forse è rimasto un file con l’inventario di quel che rimaneva some years ago, verso il 2080...”

“Okay, allora trovami immediately i dati di quello che manca qui.”

Il custode se ne va brontolando, ma poco dopo torna. Si tratta dell’”Aragosta blu”, una litografia del 1979 di un certo Emil Riss, che, ora lo ricorda, rappresenta una specie di gambero blu con due lunghi baffi, nell’angolo in basso a destra di un grande foglio bianco.

Subito interpellato, l’archivio dati dei Servizi di Sicurezza (ma tanto ormai nessuno ricorda gli orrori ai quali associare la sigla SS) segnala che si tratta di una delle poche opere d’arte di autori della regione salvate dopo le turbolenze scatenate dalla Grande Crisi, fra gli anni 30 e 50, quando i popoli dell’intera Eurasia si erano sollevati per le carenze alimentari, l’inflazione alle stelle e i disastri climatici ai quali governi sempre più corrotti non sapevano porre rimedio.

Lasciatosi alle spalle il palazzone addossato alle rovine di un’antica chiesa, Dora raccoglie le idee fissando decine di strani uccelli neri che si tuffano nelle acque plumbee del lago. Poi, appollaiati sui rami scheletrici degli alberi bruciati di un ex parco, aprono le ali e le asciugano facendone vibrare le penne. Quindi invia i suoi ordini.

“Voglio tutta la squad su questo caso. Anche se mi chiamo Bifasi, vedo l’investigation in tre fasi. First: Gobbini con due agenti su impronte e tracce al Centro Culturale. Second: Zaletti approfondisce eventuali connections tra questo artista, Emil Riss, e le origini di movimenti anarchici attivi till today. Third: Bignasci e i suoi sottoposti piombano sui pochi mercanti illegali d’arte rimasti e li torchiano in cerca di questa damned aragosta blu o di qualcosa che le somigli.”

Meno di due ore dopo si fa vivo, trionfante, un agente:

“L’abbiamo trovato! In un corner tra i rifiuti del parking sotterrano in disuso in front al Centro Culturale. Vetro, frame e figura sono a pezzi. Ma dietro è incollata una grande busta yellow, di quelle che si usavano anni fa negli uffici. Strappata, però. E vuota.”

“Cosa avrà contenuto di così important da giustificare il furto? Mascherato poi da furto di rubinetti? Shit!”, dice la Bifasi rigirandosi perplessa la busta vuota fra le dita inguantate.

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