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Una Torre che avvicina... straordinariamente Lugano a Friborgo

Dalla manifestazione in riva al Ceresio alla Giornata della memoria. Ma nell’edizione odierna spazio anche alla politica (di milizia)

27 gennaio 2023
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La Straordinaria, in riva al Ceresio, ha acceso i riflettori sull’esigenza di creare spazi alternativi, soprattutto in un controverso contesto socioculturale come quello di Lugano. Promossa dall’associazione Idra, la manifestazione da un mese e per altri due ancora propone una serie di appuntamenti rivolti a tutti nella struttura ideata dalla fondazione friborghese La Tour Vagabonde. Nell’edizione di oggi abbiamo raccolto le voci e i riscontri della rappresentate della cultura in seno al Municipio in riva alla Sarine e dei promotori dell’iniziativa.

E sull’impatto che sta avendo sulle rive del Ceresio La Straordinaria si sofferma anche Dino Stevanovic, che nel commento con cui apriamo l’edizione odierna ne decanta le virtù. "A Lugano la cultura alternativa trova legittimità (anche) politica. Mancano ancora due mesi alla sua conclusione e sarà interessante tirare le somme proprio con gli organizzatori, ma l’esperienza della Straordinaria si sta rivelando un vero successo. Un programma interessante, una grande affluenza, un consenso pressoché trasversale. Una boccata d’ossigeno per una scena alternativa quasi scomparsa e un salvagente per una classe politica che non sa(peva) più che pesci pigliare in quest’ambito". Una svolta appare all’orizzonte, ma la strada è in salita.

Nel Giornata della Memoria, lo storico Andrea Ghiringhelli, ospite della ‘Trave nell‘occhio’, in una riflessione dal titolo ’Il peccato dell’indifferenza’ si sofferma sul senso di questa ricorrenza. Partendo da un paradosso: da un lato l’aumento dei negazioisti della Shoah, e dall’altro il moltiplicarsi delle sue attività commemorative che si è avuto in quest’ultimo ventennio. "Perché questa apparente incongruenza? Cosa è andato storto? In un contributo del 2021 osservavo che avanzano controstorie alternative fondate su deliranti concezioni identitarie, su sovranismi esasperati, su una ributtante reinvenzione del passato, da parte delle destre estreme, in cui le vittime della furia nazista sono additate come i veri carnefici; segnalavo l’abbondanza di minacciosi imbecilli secondo cui i diritti universali non valgono per tutti; osservavo soprattutto che la politica è sempre più priva di sentimenti umani. E poi mi pareva che le tante commemorazioni fossero diventate un rito ripetuto, disgiunto dalla quotidianità. Confermo".

E sempre per la Giornata della Memoria, Aldo Sofia incontra Gabriele Nissim, giornalista, scrittore, storico della violazione dei diritti umani nell’Europa dell’Est, noto anche per essere l’ideatore dei ‘Giardini dei Giusti’. Dice Nissim: "Ricordare non basta se non ci si impegna contro tutti i genocidi", un invito ad allargare il campo visivo che ha generato nei suoi confronti forti critiche da parte delle comunità ebraiche, nelle quali prevale l’idea della ‘unicità’ della Shoah.

La politica di milizia è in crisi in Ticino? In prossimità delle elezioni cantonali, la domanda ci sta tutta. E l’abbiamo rivolta al responsabile della Sezione enti locali (in seno al Dipartimento delle istituzioni) Marzio Della Santa e il politologo Oscar Mazzoleni.

Buona lettura!

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