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Di monete virtuali e gap salariali reali

Su laRegione oggi: il Cc di Lugano chiede lumi sui bitcoin; sciare da ipovedenti; Ticino e gap salariale; via le ultime misure Covid

31 marzo 2022
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Fa discutere e suscita perplessità la scelta del Municipio di Lugano di puntare sul "Plan B", ossia la collaborazione tra la Città e la società di criptovalute Tether e la possibilità di pagare le tasse con Bitcoin. Nella prossima seduta di Consiglio comunale, l’esecutivo sarà chiamato a rispondere a due interpellanze e un’interrogazione: quest’ultima ha originato una presa di posizione alquanto critica da parte del sindaco di Lugano Michele Foletti poiché fra i firmatari figura la presidente del Consiglio comunale Tessa Prati.

Essere ciechi e ipovedenti ma non rinunciare a sciare, e andare anche forte: Igor Crivelli, ipovedente, è membro del Gruppo Ticinese Sportivi ciechi (Gtsc), e con una guida e pochi comandi può raggiungere velocità sorprendenti. E nel gruppo ha pure conosciuto sua moglie Cinzia.

Mille e più franchi dividono il salario mediano ticinese da quello del resto della Svizzera intesa come insieme. Eppure il Pil pro capite ticinese, sempre per il 2019, è di tutto rispetto e le cifre che non dipingono un’economia a rimorchio ma una dinamica economica vitale. Eppure il dato sui salari è controcorrente. I redditi ticinesi stagnano o nella migliore delle ipotesi progrediscono a passo di lumaca rispetto al resto della Svizzera.

Domani cadranno in Svizzera le ultime restrizioni anti-Covid, ovvero l’isolamento dei contagiati e l’obbligo di mascherina sui mezzi pubblici e nelle strutture sanitarie e per anziani. Ma la ritrovata ‘normalità’ non è esente da rischi, restano questioni aperte e una sfida per i Cantoni.

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