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Il viaggio dei nomadi Jenisch e l’intoppo pandemia

Ma anche un ricordo di Alice Moretti, il bilancio (positivo!) del Museo dei fossili di Meride e il ‘salvataggio’ di due tombe ad Ascona

7 febbraio 2022
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I nomadi Jenisch e la pandemia, tra rogne economiche e spostamenti rallentati. In questi due anni di pandemia e lockdown hanno continuato a viaggiare in Svizzera con le loro roulotte, di cantone in cantone. Non senza difficoltà, come racconta a ‘laRegione’ Albert Barras, portavoce di Jenisch e Sinti per la Svizzera romanda: «Ci sono stati diversi divieti e blocchi temporanei, sono stati necessari speciali piani di protezione per poter utilizzare le aree di sosta che ci sono riservate (come quella del Seghezzone a Giubiasco, ndr). Anche il numero di caravan è dovuto diminuire per rispettare le distanze previste».

L’edizione di oggi propone anche un ricordo di Alice Moretti, che si è spenta a Melide. Aveva compiuto cent’anni nel 2021 e per tutta la sua vita si è impegnata per una società più giusta e per il suffragio femminile. Venne eletta ben quattro volte in Gran Consiglio.

Da Melide a Meride... Dove sono raddoppiati gli ingressi al Museo dei fossili. La pandemia non frena la voglia di scoprire queste tracce del passato remoto. Il direttore Luca Zulliger parla di visitatori (nel 2021 è stata superata la soglia dei 100mila), progetti in corso e futuri.

Infine suggeriamo una capatina al cimitero di Ascona: il prossimo mese di marzo è previsto lo spurgo di un settore del camposanto, ma le autorità del borgo hanno deciso che due delle tombe finite nella lista di quelle da rimuovere saranno salvate. Il motivo è subito detto: appartengono a personalità illustri che hanno segnato la vita del comune in riva al Lago Maggiore.

Buona lettura!

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