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Il peso finanziario (per lo stalker) del braccialetto

Le Harley fanno sentire il loro rombo per Telethon. Acque sempre agitate a Locarno per il Cbr. Riflettori accesi a Lugano su Paolo Beltraminelli

2 dicembre 2021
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Dal primo gennaio il braccialetto elettronico per gli stalker come strumento deterrente sarà realtà anche in Ticino. Ai costi del dispositivo di sorveglianza elettronica geolocalizzato dovrà partecipare anche la persona alla quale è stato applicato. Partendo da una base minima di 15 franchi al giorno. Ecco cosa dice il regolamento allestito dal Consiglio di Stato.

Obiettivo: bissare quota 500mila franchi di donazioni. È l’asticella fissata dagli organizzatori di Telethon, manifestazione dedicata alla raccolta fondi a sostegno della ricerca nell’ambito delle malattie genetiche rare nonché a organizzazioni per la presa a carico di persone affette da tali malattie. Spalmata sull’intero anno, la campagna entra nel suo momento topico questo weekend, quando anche le mitiche Harley Davidson faranno sentire il loro rombo, cavalcate dai consueti San Nicolao versione centauro, in favore della causa.

A Locarno, le acque del Centro balneare regionale continuano a essere agitate dalla perizia stilata col veto di ‘contattare o richiedere informazioni o complementi da parte degli organi e/o collaboratori’. Perizia in contrasto con quella a suo tempo commissionata dalla stessa Cbr.

Nell’edizione odierna, Cristina Ferrari ci restituisce un’immagine a 360 gradi di Paolo Beltraminelli, con una chiacchierata che tocca vari aspetti della sua vita, dalla sua mancata rielezione in Consiglio di Stato fino alla fresca nomina a presidente del Ppd di Lugano, passando anche dalla sua passione per lo sport e pure dalla sua positività al coronavirus.

Nel commento odierno si parla di guerra. Ma anziché con fucili e bombe, questa viene combattuta a suon di abeti, ghirlande, presepi e via discorrendo. Perché al centro del contenzioso c’è il Natale, che dopo aver... invaso il resto dell’anno con appunto abeti addobbati per le feste undici mesi (o giù di lì) all’anno, ora deve respingere l’offensiva di chi vorrebbe un augurio un po’ più ‘politically correct’ per le festività. Insomma, anche questa è una sorta di... guerra santa.

A tutti buona lettura!

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