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Lugano ‘Ciao Ciao’. Chiude un negozio, decolla il calcio

Giù le saracinesche del punto vendita, mentre in Leventina si cerca di capire cosa non funziona nella gestione del personale delle case anziani

5 ottobre 2021
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“Ciao Ciao”... Lugano; o, forse, meglio dire addio. Sì perché un altro noto negozio sta per lasciare la città sul Ceresio. Strangolato dalla concorrenza (la grande distribuzione e, soprattutto, le vendite online) abbassa per sempre le saracinesche il marchio sinonimo di capi d’abbigliamento a baso costo, gettonatissimo soprattutto dai giovani. Due le dipendenti che dovranno cercarsi un altro lavori. E l’emorragia di negozi (soprattutto nel settore dell’abbigliamento) continua, inesorabile, anche sulle rive del Ceresio...

È invece da una lettera anonima, presa in seria considerazione, che è scoppiata la polemica attorno ai metodi di conduzione della Casa anziani Leventina. Un chiaro sintomo di malessere interno tra il personale, segnalato alle competenti autorità cantonali già qualche mese fa, e che chiama nuovamente a raccolta, per vederci un po’ più chiaro, i vertici della struttura, la commissione del personale, i sindacati e la Delegazione consortile che la gestisce. Il problema di fondo riguarda la gestione dei dipendenti. Mentre proseguono gli accertamenti nelle tre sedi di Faido, Giornico e Prato Leventina, si cerca di capire quali sono le ragioni del malessere e come intervenire per riportare un clima di lavoro sereno. Giovedì se ne saprà di più.

Ma intanto c’è anche una Lugano che sorride. Ed è quella del pallone. Mister Croci-Torti e i suoi bianconeri hanno centrato un nuovo successo. Il bottino del tecnico ticinese alla guida della formazione sottocenerina fa stato, sin qui di quattro vittorie, due pareggi e due sconfitte. Un ottimo inizio che in pochi, forse, avrebbero preventivato solo qualche settimana fa. Ne parliamo con un approfondimento.

Infine, si fa presto a dire “no vax”. Ma quando si tratta di argomentare in modo serio e oggettivo, non tutte le giustificazioni e le preoccupazioni di chi non vuole aderire possono essere condivise. Di riluttanza al vaccino e di argomentazioni fuorvianti che si rifanno a una pessima interpretazione della nostra storia riferisce, nel suo corsivo, Andrea Ghiringhelli

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