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Il ritorno della birretta fuori orario

Su LaRegione oggi: torna la vendita serale di vino e birra nei negozi, problemi per la ricerca svizzera senza fondi europei, un reportage dalla Reitschule di Berna

24 giugno 2021
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Nessun referendum, nessun ricorso: e così, da qualche giorno, come votato dal Gran Consiglio in aprile,  i ritardatari potranno tornare ad avere la loro birretta o il bicchiere di vino a tavola procurandoseli nei distributori di benzina anche la sera. Resta il divieto per i distillati e superalcolici, ma i proponenti della modifica di legge non sembrano intenzionati ad andare oltre. Anche perchè nel caso, dall'altra parte, quella dei contrari, si promette anticipatamente battaglia.

Ben altri problemi quelli per il settore della ricerca in Svizzera a seguito della mancata firma dell'accordo quadro con l'Ue. Come spiega Davide Robbiani, direttore dell’Istituto di ricerca in biomedicina (Irb) di Bellinzona, questa decisione potrebbe avere ripercussioni negative sull’intero settore, dal punto di vista finanziario ma anche del reclutamento, o della permanenza di personale altamente qualificato.

Torniamo a parlare di autogestione, ma ci spostiamo oltre Gottardo. Dopo il reportage da Zurigo, andiamo ora nella capitale, dove la Reitschule, nonostante i ricorrenti episodi di violenza, rimane da 34 anni è il cuore pulsante della scena autonoma e alternativa, che i bernesi continuano a salvare. Un esempio di come alcune città raccolgano i frutti della pazienza e degli sforzi di mediazione posti nel far fiorire le realtà alternative, e altre, come Lugano, vede calare gli abitanti, aumentare lo sfitto e non ha certo la nomea di città tollerante.

 

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