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Il Ticino apre alle chiusure, ma chiede certezze

Il Consiglio di Stato a favore delle misure messe in consultazione dal Consiglio Federale, ma si chiedono certezza, chiarezza e aiuti per chi deve chiudere

12 gennaio 2021
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Si al prolungamento delle chiusure di bar, ristoranti e strutture per il tempo libero fino al 28 febbraio, ma con indennizzi a chi è costretto a tirar giù la saracinesca. Questa, in sostanza, la posizione del Consiglio di Stato circa le misure messe in consultazione dal Consiglio Federale in vista della decisione di mercoledì. E il presidente del Governo Gobbi chiede celerità e chiarezza, in breve che sia dichiarata la situazione straordinaria. 

E non si chiude, ci si passi il gioco di parole, il discorso sulle chiusure dei locali, con l'iniziativa di protesta "Wir machen auf" che non riscuote un grande successo e da cui anche GastroTicino, per bocca del presidente Massimo Suter, si sfila, mentre GastroMendrisiotto vede nero e il settore è in preda all'angoscia per le conseguenze a medio termine delle restrizioni in termini di perdita di posti di lavoro.

Si grida "Al lupo al lupo" anche sul piano di Magadino ma, più che il bistrattato canide, a preoccupare è l'eccessivo numero di cervi e caprioli.

Infine, si parla ancora di elezioni Usa, con il botta e risposta fra il presidente Udc Piero Marchesi e il nostro giornalista Lorenzo Erroi riguardo Donald Trump, il quale è a un passo dall'essere dichiarato in stato d'accusa dal Congresso.

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