
Fino a 1 miliardo per i casi di rigore, di cui due terzi a carico della Confederazione, lavoro ridotto esteso, crediti Covid riattivati. Così da Berna si corre in aiuto delle imprese più colpite dalla crisi dovuta alla pandemia. In Ticino arriveranno circa 43 milioni.
E ce n'è anche per lo sport: la perdita di spettatori dovuta alle restrizioni sul numero di persone per gli eventi verrà compensata, o almeno dovrebbe, per due terzi da contributi a fondo perduto fino a 115 milioni di franchi. In cambio, andranno ridotti gli stipendi eccessivi, e le squadre dovranno impegnarsi a promuovere lo sport giovanile e femminile, e ovviamente fornire rendiconti e assicurare trasparenza. In fondo, come ribadito dai consiglieri federali, sono soldi dei contribuenti. Tiepide le reazioni dei club di hockey e calcio in Ticino.
E mentre i dati in Ticino sono sostanzialmente stabili e cala il tasso di positività in Svizzera, per chi non si conforma alle restrizioni arrivano problemi: sarà possibile elevare multe disciplinari per chi, ad esempio, non indossa la mascherina.
Infine, tornano a farsi sentire (stavolta non a testate), gli autogestiti del Molino. Per dire che, anche stavolta, è comunque colpa del Municipio, o del sistema. O di qualcun altro, comunque.
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